Google ha annunciato giovedì di aver ampliato il suo strumento di prova virtuale basato sull'intelligenza artificiale generativa per supportare gli abiti. Ciò consentirà agli utenti di indossare virtualmente migliaia di abiti di centinaia di marchi, tra cui Boden, Maje, Sandro, Simkhai e Staud. Secondo l'azienda di Mountain View, gli abiti erano una delle categorie di abbigliamento più ricercate per lo strumento. Tuttavia, come spiegato da Google nel post del blog, la sua attuale tecnica di diffusione è difficile da usare con gli abiti, poiché sono più dettagliati e complessi rispetto ad altri articoli di abbigliamento. Per fornire più contesto, Google Shopping ha rilasciato lo strumento l'anno scorso, utilizzando la sua tecnologia di diffusione per creare immagini realistiche e di qualità di top e camicette. Simula il modo in cui i vestiti si drappeggerebbero, piegherebbero, aderirebbero e formerebbero pieghe e ombre su persone reali in varie pose.
Google Shopping: prova virtuale degli abiti grazie alla funzionalità VTO-UDiT
In passato, il modello di Google Shopping esistente faceva fatica a catturare accuratamente stampe dettagliate degli abiti come motivi floreali o geometrici. Mentre il modello poteva gestire immagini a bassa risoluzione, era necessario un metodo diverso per gli abiti per evitare di perdere dettagli importanti. Per risolvere questo problema, Google ha affermato di aver sviluppato una nuova strategia di formazione che inizia con immagini a bassa risoluzione e incorpora gradualmente risoluzioni più elevate.
Inoltre, gli abiti in genere coprono la maggior parte del corpo e sono disponibili in varie lunghezze (come midi, maxi e mini). Indossare un abito virtuale su una persona porta quindi all'oscuramento o alla sfocatura dei dettagli del corpo. Questo problema viene risolto grazie alla nuova tecnica chiamata VTO-UNet Diffusion Transformer (VTO-UDiT). Questa mira a risolvere il problema preservando i lineamenti di una persona mentre cancella e sostituisce l'abito. In questo modo riesce ad ottenere una rappresentazione più accurata sia dell'abito che della persona che lo indossa. Diverse aziende (Adobe, Amazon, ecc.) hanno già lanciato i propri strumenti, consentendo ai clienti di provare virtualmente tutti i tipi di abbigliamento, compresi gli abiti. Tuttavia, con questa nuova espansione, sembra che Google Shopping stia cercando di creare una funzionalità più avanzata rispetto ai suoi concorrenti.