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Google rinuncia alla Web Environment Integrity API

Google abbandona la Web Environment Integrity API per Chrome in favore della Android WebView Media Integrity API
Google rinuncia alla Web Environment Integrity API
Google abbandona la Web Environment Integrity API per Chrome in favore della Android WebView Media Integrity API
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Gli sviluppatori di Mountain View hanno reso noto che il progetto legato all'implementazione di una Web Environment Integrity API verrà pensionato definitivamente. Tale iniziativa era dedicata a Google Chrome ed era stata fortemente criticata da altri browser vendor, come per esempio Mozilla e Brave. Questo perché venne interpretato da subito come il tentativo di introdurre una forma di DRM per i siti Internet.

Cos'è il DRM

Il DRM (Digital Rights Management) è una forma di gestione dei diritti digitali per la tutela di autori ed editori. Esso consiste in una sorta di tracciamento dei contenuti con lo scopo di impedirne impieghi diversi da quelli previsti nelle licenze d'uso. Non sempre i comportamenti vietati sono illegali, per questo motivo Richard Stallman parlò a suo tempo di "Digital Restrictions Management" perché spesso con il DRM vengono introdotte delle vere e proprie limitazioni alla libertà degli utilizzatori.

Cos'è la Web Environment Integrity API

La Web Environment Integrity API è un'interfaccia basata su un token crittografico con il compito di verificare che i software e gli hardware utilizzati dagli utenti di Chrome e simili siano autentici. In questo modo un sito Web dovrebbe essere in grado di bloccare l'azione dei bot così come il traffico generato artificialmente. Al di là delle buone intenzioni il progetto ha comunque generato polemiche. Soprattutto perché avrebbe potuto essere utilizzato per bloccare l'accesso a determinate pagine Web tramite le versioni più datate dei browser.

La Android WebView Media Integrity API

Come dichiarato dai portavoce di Big G, la Web Environment Integrity API sarà abbandonata in favore della Android WebView Media Integrity API. Quest'ultima ha una funzione di controllo sulla Android WebView API che consente di includere pagine Internet con elementi multimediali nelle applicazioni. Fin qui tutto bene ma non sono rari i comportamenti malevoli come per esempio le attività finalizzate ad intercettare le azioni degli utilizzatori.

Con l'Android WebView Media Integrity API si possono effettuare delle verifiche di integrità su applicazioni e device, le prime inoltre non devono essere state scaricate per forza di cose dal Google Play Store. Dato che l'interfaccia non prevede l'invio di ID a server esterni può essere considerata sicura dal punto di vista della privacy.

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