Puntuale con quanto annunciato un paio di giorni fa, ecco finalmente svelato al grande pubblico Chrome OS, il nuovo sistema operativo open source di Google su cui si era raccolta parecchia attesa da parte di appassionati e addetti ai lavori.
Chrome OS è un sistema operativo che si presenta al pubblico confermando, almeno secondo le prime impressioni, quelle che erano un po´ le aspettative di tutti, ovvero quelle di vedere un sistema veloce, semplice e fortemente integrato con la Rete. Le basi su cui poggia sono il kernel Linux, Ubuntu e Moblin anche se tutto poggia sul browser Chromium.
Il nuovo arrivato si mostra quasi come un sistema operativo "spoglio", ma è solo un´apparenza, perché Chrome OS in realtà è studiato per trovare su Internet tutti i programmi utili per l´utente, per questo motivo non ha bisogno di avere a corredo alcun programma: una "particolarità" che cambia il concetto di sistema operativo, avvicinandolo moltissimo al concetto vero e proprio di browser più che di software desktop.
A dimostrazione della concezione moderna e nuova che Chrome OS cerca di portare nel settore va anche sottolineata la ricerca di "svincolare" l´utente e l´archiviazione dei propri dati dal classico hard disk: d´ora in poi i documenti e i file più comuni saranno salvati direttamente online, proprio seguendo la tendenza che vede nel cosiddetto "cloud computing" il futuro dell´informatica.
In base a un tale "minimalismo", riguardo il software realmente installato sulla macchina, non è molto sorprendente che il caricamento del sistema operativo richieda tempi di avvio record, con meno di una decina di secondi di attesa prima di poter usare il PC.
Caratteristiche assolutamente interessanti ma che, a quanto pare, non arriveranno subito sul mercato. Chrome OS sarà infatti disponibile fra un anno e soprattutto, è questa una delle notizie più sorprendenti, non sarà un sistema operativo installabile su tutti i PC già in vendita, in quanto, con una mossa un po´ a sorpresa, Google ha deciso che il suo sistema sarà installato soltanto su macchine prodotte da aziende con cui la casa americana stringerà precisi accordi.
Molto probabilmente quindi Chrome OS si troverà preinstallato su netbook e i nettop che costituiscono una specifica nicchia di mercato, seppur il loro successo sia sempre più in aumento. Una scelta apparentemente limitativa ma che forse si inquadra con una certa logica se si valuta la forte vocazione "Web-based" del nuovo arrivato, un orientamento probabilmente che troverà proprio in questa fascia di prodotti il suo terreno ideale.
Infine possiamo dire che Chrome OS farà sicuramente discutere non poco e attirerà di certo l´attenzione di tutti. Il concetto su cui si basa potrebbe rappresentare la base su cui saranno pensati i computer e i programmi del futuro, con il software installato sulla macchina che diventa semplice interfaccia per la Rete: se vista così è una rivoluzione vera e propria, non c´è che dire.
Ma ciò nonostante, è difficile azzardare come il mercato lo accoglierà, sarà veramennte un sistema operativo rivoluzionario? Sarà una scelta giusta quella di limitarne l´ambito di riferimento ad una fascia di pubblico ben preciso? Difficile dirlo, solo il tempo dirà se Google, anche stavolta, avrà visto lontano.
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