Con l'arrivo di Chrome 72 è arrivata anche la tanto attesa funzionalità di Trusted Web Activity, modalità delle schede personalizzate di Chrome che abilitata la visualizzazione di tab senza l'interfaccia utente del browser. Essa permette d'implementare l'uso su larga scala delle Progressive Web Apps e, anche per questo motivo, Google ha reso possibile in questi giorni la loro distribuzione tramite il Play Store.
A confermare la notizia è stato Paul Kinlan, Lead di Chrome DevRel, tramite un tweet sul suo profilo personale. Aziende e sviluppatori potranno pubblicare la propria Progressive Web App direttamente sul marketplace di Android sfruttando la nuova Trusted Web Activity e non più precedenti alternative come WebView.
Le PWA si presentano come un ibrido tra le normali pagine Internet e le applicazioni mobili, cercando di combinare le features presenti nei moderni browser con i vantaggi dell’utilizzo in mobilità. Essendo sviluppate tramite tecnologie Web sono completamente multipiattaforma e dunque molto più semplici da gestire, distribuire, sviluppare e mantenere. Inoltre, non necessitano d’installazione, vengono avviate senza bisogno che il sistema le configuri.
Ah, it's weekend already✨
This week Chrome 72 went on stable? Check out what's new in this version of chrome from @petelehttps://t.co/TbZUkIPy4y— Chrome Developers (@ChromiumDev) 1 febbraio 2019
Anche se ora è possibile caricare le PWA sul Play Store la documentazione non sembra essere stata ancora aggiornata dal team di Google. Inoltre il processo di pubblicazione non è semplicissimo. Senza contare che non c'è modo per utilizzare le WebAPK attualmente disponibili e usarle per pubblicare App nello store. Dunque il supporto alla Trusted Web Activity è solo il primo passo verso la completa integrazione delle PWA sull'ecosistema del Play Store.
Ovviamente ci sono alcune differenza con un applicazione nativa Android, tuttavia con una PWA e la Trusted Web Activity si potrà:
- offrire un classico Home Screen Widget;
- utilizzare il sistema di Shortcuts native di Android;
- distribuire companion App per Wear OS o un'estensione per Android Auto;
- implementare servizi in background che abbiano accesso alle feature native di Android;
- monetizzare tramite la PWA;
Esistono già numerose PWA disponibili sul Play Store, ad esempio Google Maps GO, Instagram Lite e Twitter Lite. La prima sfrutta una sorta di Trusted Web Activity (probabilmente una versione di sviluppo) mentre le altre due usano WebView, anche se nelle prossime settimane è plausibile che vengano aggiornate.
E' da specificare inoltre che la Trusted Web Activity non è un Hybrid framework, come ad esempio Cordova. Con un framework del genere si distribuiscono solitamente le proprie Web resource (HTML, JS, CSS, ecc.) con il proprio pacchetto APK. Inoltre con altri framework l'engine è differente ed è isolato dall'user browser, non esiste dunque una condivisione tra sessione e cache.
Con Trusted Web Activity non è necessario pacchettizzare i resource file dalla propria PWA, ma solo i componenti nativi se necessari. Tutte i resource file saranno scaricati e caricati al momento tramite il Service Worker. La PWA eseguirà il render tramite la versione di Chrome installata sul device, condividendo la sessione e la cache.
Quindi se ad esempio l'utente avrà affettato il login sul portale della PWA manterrà i dati d'accesso anche sul PWA "installata".