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Google Maps: come l'algoritmo si è adattato ai motociclisti

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Oggi utilizzare Google Maps o un programma di navigazione GPS è una pratica consueta, non solo per trovare la giusta strada da percorrere ma anche quella più rapida, per visualizzare lo status del traffico, la disponibilità dei mezzi pubblici o magari i punti di interesse che stiamo per incrociare. Google Maps è diventato uno strumento essenziale nella nostra vita quotidiana.

Tuttavia Google Maps ha dovuto adattarsi ai percorsi e ai mezzi di locomozione più diffusi da paese a paese, inizialmente infatti il servizio di Big G era ottimizzato unicamente per le automobili e quando è stato lanciato nel sud est asiatico gli ingegneri dell'azienda californiana si sono trovato davanti ad una nuova sfida. Gran parte della popolazione dei paesi asiatici si sposta in moto quindi è stato necessario ripensare parte degli algoritmi di Google Maps per indicare il miglior percorso per i motociclisti, che può essere diverso da quello di chi si sposta in auto.

I developer sono dunque passati da una strategia di ricerca del percorso "più rapido" ad una più personalizzata che si adattati maggiormente alle abitudini e al contesto dell'utente. I vari sviluppatori e UX designer sono quindi andati in loco e hanno percorso assieme a dei volontari le strade che quotidianamente si attraversano in moto, cosi da capire meglio come i motociclisti prendono le loro decisioni ed in che modo scelgono di attraversare una zona o quali sono i loro stili di guida.

Ad esempio, è emerso che spesso Google Maps suggeriva strade che di fatto sono inaccessibili per i motociclisti, o magari poco sicure per essi, e questo ha aiutato a migliorare il servizio.

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Il team di Google a seguito di una lunga analisi dei percorsi si è dato 4 principi base da rispettare per poter migliorare gli algoritmi di Google Maps ovvero:

  • riconoscibilità: bisogna offrire un percorso facilmente comprensibile e riconoscibile a colpo d'occhio.
  • Percorribilità con scarsa attenzione: in moto, cosi come in auto, l'attenzione deve essere sempre focalizzata sulla strada, dunque le indicazioni e il percorso devono poter essere seguite senza concentrare troppo l'attenzione sul display.
  • Flessibilità e sicurezza: l'algoritmo deve essere flessibile, sapersi adattare e consigliare le strade più sicure da percorrere.
  • Esperienza personalizzata: il servizio dovrebbe essere il più possibile personalizzato in base alle abitudini dell'utente.

Seguendo questi principi base è stato possibile migliorare notevolmente Google Maps, rendendo quindi gli algoritmi più efficienti e capaci di adattarsi a più contesti oltre a quelli occidentali.

Via Google Design

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