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Google lancia Memory per fornire risposte personalizzate su Bard

Grazie alla funzione Memory, Google Bard sarà in grado di adattarsi alle necessità degli utenti e dare loro risposte personalizzate.
Google lancia Memory per fornire risposte personalizzate su Bard
Grazie alla funzione Memory, Google Bard sarà in grado di adattarsi alle necessità degli utenti e dare loro risposte personalizzate.
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Bard, l’assistente dotato di intelligenza artificiale di Google, sarà presto in grado di adattarsi agli utenti, ricordando i dettagli importanti comunicati al chatbot. Quando si chatta con Google Bard, ogni nuova conversazione inizia sempre da zero. Ciò significa che, se due utenti scrivono la stessa domanda, è possibile che riceveranno la stessa risposta (o magari simile). Come spiegato dai colleghi di 9to5Google, grazie alla nuova funzionalità rinominata “Memory”, presto l’assistente sarà in grado di personalizzare le risposte adattandosi agli utenti. Quando si inizia una nuova chat, non sarà più necessario ricordare sempre i dettagli importanti a Bard, come ad esempio indicare le proprie allergie alimentari quando si chiede una ricetta. Per fornire la risposta, il chatbot controllerà infatti i dettagli inseriti su Memory.

Come funziona Memory di Google Bard

Memory è molto simile a “Istruzioni personalizzate” di ChatGPT, che OpenAI ha reso disponibile per tutti gli utenti dallo scorso agosto. Questa funzione di Bard dovrebbe essere accessibile dal menu in alto a sinistra, nella pagina principale del chatbot. L’utente potrà quindi inserire i dettagli che ritiene più utili e che desidera che Bard ricordi durante le conversazioni, come ad esempio “Cerco di mangiare meno carne”, “Ho due figli” oppure “Desidero ottenere risposte più brevi”. Dalla stessa pagina dovrebbe essere possibile anche modificare o rimuovere dettagli errati o indesiderati. Probabilmente sarà comunque possibile disattivare Memory in modo semplice, utilizzando l’interruttore che si trova sul lato sinistro della pagina. Ciò permetterà di utilizzare Bard senza che il chatbot ricordi i tuoi dettagli.

Al momento l’azienda di Mountain View non ha rilasciato ulteriori dettagli su questa nuova funzione. È comunque probabile che dopo una fase di test inziale, questa verrà integrata nel chatbot già dai prossimi mesi. Cosa ne penseranno gli utenti? La nuova funzione sarà utile o preferiranno utilizzare Google Bard in “modalità anonima”?

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