In questi giorni ho raccolto un bel po' di spunti sul web mobile e sulla navigazione da cellulare. Volevo fare un postone riassuntivo in cui raccoglierli tutti, ma alla fine ho pensato che è meglio distillarli un po' per volta.
Parto da venerdì 13. Nel mio aggregatore ho un gruppo di feed sul web design e nel pomeriggio mi si è presentata questa situazione, direi da corto circuito. Sopra la segnalazione del servizio di Google in grado di trasformare qualunque pagina web in una versione adatta alla visualizzazione su dispositivi mobili. Sotto la notizia che il W3C ha rilasciato l'ultima Working Draft delle Mobile Web Best Practices 1.0. Si tratta di una serie di linee guida rivolte agli sviluppatori e che hanno l'obiettivo di proporre strategie efficaci per la realizzazione di siti adatti a cellulari, palmari e simili.
Perché ho parlato di corto circuito? Leggendo le pagine del W3C non ho fatto che annuire tutto il tempo. "Giusto..., ottimo...., ben detto....". Pillole di buon senso sparse a piene mani (traduco liberamente):
Con le raccomandazioni presenti in questo documento si intende proporre una serie di strategie per migliorare l'esperienza del web su dispositivi mobili. Anche se non sono rivolte in maniera specifica alla navigazione con browser desktop, va detto che esse sono state scritte avendo in mente il desiderio di lavorare nella direzione di un 'Web Unico'.
'Web Unico' significa, quanto più ragionevolmente sia possibile, rendere disponibili all'utente le stesse informazioni e gli stessi servizi a prescindere dal dispositivo che usano.
Il buon senso si traduce anche nella piena presa di coscienza delle difficoltà insite nell'impresa di adattare il contenuto in maniera consistente ed efficace. L'ostacolo primario è in buona sostanza l'enorme varietà di dispositivi con cui quel contenuto verrà potenzialmente fruito. Conoscere le specifiche di tutti è praticamente impossibile e in questa condizione di 'ignoranza' cià a cui mirare potrebbe essere fornire agli utenti una 'ragionevole esperienza di base' (a reasonable default experience).
E poi? Poi arriva Google, con il suo modulino, le sue cinque righe di codice e sembra volerti dire: "Lascia perdere. Non impelagarti in imprese impossibili. Vuoi la versione mobile? Fai mettere qui la URL del sito e al resto ci penso io". Figo, no?
Ho subito voluto sperimentare come rendeva la home page di questo blog. Il risultato è questo. Una versione linearizzata e senza stili, la stessa che è possibile ottenere disabiltando i CSS e le immagini con la Web Developer Toolbar per Firefox. La stessa che si potrebbe servire a tutti senza l'ausilio di Google se solo, per dirne una, ci fosse un supporto decente del media type handheld
sui browser mobili. Per farvi un'idea di cià che intendo vi consiglio la lettura di questo post su htmldog.com e di questa pagina del wiki di css-discuss (piena di link di approfondimento, tra l'altro). Senza dimenticare, per uno sguardo d'insieme, la bella guida curata da Andrea Crevola per HTML.it.
Mi rivolgo allora a chi opera direttamente sul campo: vale davvero la pena impegnarsi in imprese titaniche di adattamento del contenuto o servizi come quello di Google, abbinati ad una codifica di partenza intelligente e standard compliant, possono rappresentare 'la' soluzione?
E se dico 'abbinati ad una codifica di partenza intelligente e standard compliant' un motivo c'è: provate a testare e comparare, con il servizio di Google, siti fatti seguendo la linea (X)HTML + CSS, niente tabelle, etc, con quelli di vecchia concezione.
Concludo con una segnalazione. Visitando la versione mobile di MSN Search all'indirizzo http://mobile.msn.com/Search/ e inserendo la URL di un sito, noterete che in fondo al risultato compare un link 'Cellulare'. Porta alla versione ottimizzata per dispositivi mobili. Il problema è che sia con Safari, sia con Fiarefox, sia con il 6630, ricevo questo messaggio: Impossibile caricare questa pagina tramite il proxy mobile di Live Search.
Continua....