Nelle scorse ore, Google ha provveduto ad aggiornare le norme sulla privacy andando a porre l'accento sul fatto i dati pubblici degli utenti possono essere utilizzati per l’addestramento dei modelli IA.
Google informa che usa i dati degli utenti per l'addestramento dell'IA
Da tenere presente che informazioni di questo genere dovrebbero diventare obbligatorie con l'entrata in vigore della legga AI Act, ma attualmente Bard non è ancora accessibile in Europa proprio per questioni di privacy.
Fino allo scorso 30 giugno, nella sezione “Fonti accessibili pubblicamente” era riportato quanto segue.
Ad esempio, potremmo raccogliere informazioni pubblicamente disponibili online o da altre fonti pubbliche per contribuire all’addestramento dei modelli linguistici di Google e alla creazione di funzionalità quali Google Traduttore. Oppure, se le informazioni della tua attività vengono visualizzate su un sito web, potremmo indicizzarle e visualizzarle sui servizi Google.
Nella versione aggiornata il 1 luglio si trova invece scritto quanto riportato di seguito.
Ad esempio, potremmo raccogliere informazioni pubblicamente disponibili online o da altre fonti pubbliche per contribuire all’addestramento dei modelli di AI di Google e alla creazione di prodotti e funzionalità quali Google Traduttore, Bard e funzionalità AI Cloud. Oppure, se le informazioni della tua attività vengono visualizzate su un sito web, potremmo indicizzarle e visualizzarle sui servizi Google.
Da sottolineare che quando si parla di dati pubblici non si intendono solo quelli disponibili sui servizi di Google, ma tutti quelli condivisi in Rete. È quindi consigliabile prestare particolare attenzione nell'andare a pubblicare informazioni su blog, forum o social media.
Un'altra cosa da tenere presente è che quanto fatto da Google non costituisce una novità per l'azienda, ma le normative sono state aggiornate successivamente al lancio di Bard, per permettere agli utenti di comprendere che pure per il chatbot valgono le medesime regole già in essere per altri servizi del gruppo, come ad esempio nel caso di Google Translate.
L'ufficio stampa di Google precisa inoltre quanto segue:
"Le nostre norme sulla privacy sono da tempo trasparenti sul fatto che Google utilizza informazioni pubblicamente disponibili dal web per addestrare modelli linguistici per servizi come Google Translate. Questo ultimo aggiornamento chiarisce semplicemente che sono inclusi anche servizi più recenti come Bard. Incorporiamo i principi e le misure di salvaguardia della privacy nello sviluppo delle nostre tecnologie di intelligenza artificiale, in linea con i nostri Principi sull'IA."