Sono da sempre persuaso che i resoconti sull'accessibilità di un sito fatti da chi, per qualunque motivo, non può fruirlo regolarmente valgano più di tanti articoli teorici sul tema.
Su Voice of the Nation's Blind, la bella webzine della National Federation of the Blind americana, c'è un articolo molto interessante su Google. Nello specifico, l'autore evidenzia il divario esistente tra il servizio di ricerca base (accessibile ai non vedenti) e i servizi avanzati, specie quelli introdotti di recente.
Su questo versante, il problema numero 1 sembra essere quello dell'utilizzo intensivo dei captcha. A differenza di altri (l'articolo cita MSN, Yahoo! e PayPal come esempi positivi) che hanno adottato la pratica di inserire un link del tipo 'Non posso vedere questa immagine' sotto l'immagine con i codici di verifica, potendo quindi contare su una via alternativa, la società di Mountain View è tuttora ancorata all'uso di captcha puramente visuali (ovviamente un problema per un cieco...).
Un aggiornamento posto in coda al pezzo cita l'intervento del portavoce di Google, Nathan Tyler, secondo cui il motore di ricerca inizierà la sperimentazione di captcha vocali a partire dal mese di aprile. Staremo a vedere.