Google ha annunciato l’intenzione di vietare l’accesso, da parte degli sviluppatori e dei soggetti di terze parti, alla API Autocomplete, con il blocco deciso a partire dal prossimo 10 agosto 2015. Da quel momento in poi, i coders interessati a questo genere di funzionalità dovranno rivolgersi altrove.
La API Autocomplete gestisce la funzione di autocompletamento dei risultati nelle ricerche su Google Search durante la digitazione da parte dell’utente, non è mai stata inclusa tra le 80 e passa interfacce di programmazione ufficialmente supportate da Mountain View ed è stata sin qui integrata nel software e nelle App di terze parti in via del tutto “ufficiosa”.
Evidentemente finora Google aveva chiuso un occhio, ma dal 10 agosto non sarà più così: il colosso dell’advertising si giustifica parlando della API Autocomplete come di una tecnologia ottimizzata e progettata esclusivamente per essere usata in concomitanza con le ricerche Web, un sistema non benefico per l’utente quando impiegato in contesti esterni a Google Search.
Per chi fosse interessato a garantire ai propri visitatori un’esperienza “simile” a quella disponibile grazie all’uso di Autocomplete, consiglia Google, oggi così come dopo il 10 agosto sarà disponibile l’alternativa (ufficiale) delle ricerche personalizzate tramite il Custom Search Engine (CSE).
Via | VentureBeat