Scrive Danny Sullivan che nella messe di novità provenienti da Google in questi giorni, relativamente poca è stata l'attenzione riservata a un annuncio apparso il 4 dicembre sul blog ufficiale di Big G.
Fino a venerdì scorso, in pratica, chi svolgeva ricerche sul motore di ricerca e aveva eseguito l'accesso con il suo Google Account poteva vedersi restituiti risultati personalizzati e basati sui dati estratti dalla Cronologia Web. Ora tale personalizzazione dei risultati si applica a tutti, anche a quanti non abbiamo eseguito l'accesso. Così recita la pagina informativa:
Personalizzazione con accesso non eseguito: se non hai eseguito l'accesso, Google personalizzerà la tua esperienza di ricerca in base alle informazioni sulle ricerche precedenti associate al tuo browser tramite un cookie. Google memorizza fino a 180 giorni di attività di ricerca collegate al cookie del browser e svolte senza aver eseguito l'accesso, comprese le query e i risultati su cui fai clic.
Preoccupati? Tutto può essere disattivato, certo, e Google ci spiega come su questa pagina:
Per disattivare le personalizzazioni di ricerca basate sulla cronologia, procedi nel seguente modo:
- Nell'angolo superiore destro della pagina dei risultati di ricerca, fai clic su Cronologia web.
- Nella pagina visualizzata, fai clic su Disattiva personalizzazioni basate sull'attività di ricerca.Essendo memorizzata in un cookie, questa preferenza si rifletterà su chiunque utilizzi lo stesso browser e lo stesso computer.
Provato. Facile. Funziona. Viene pure suggerita la via della cancellazione dei cookie. Ma secondo voi quante persone butteranno l'occhio su quell'angolo superiore destro e capiranno che quel link serve proprio a disattivare la personalizzazione e soprattutto a impedire che in quel cookie vengano registrate le attività di ricerca con annessi e connessi?