Google ha iniziato a guadagnare meno dalle pubblicità presenti sul suo motore di ricerca? Diversi esperti di advertising online si sono posti questa domanda nelle ultime settimane perché nell'ennesimo report trimestrale di bilancio pubblicato da Mountain View è scomparsa la voce riguardante le click metric, quel dato che indica quanto realmente guadagna l'azienda dai clic effettuati dagli utenti sui link pubblicitari.
Il financial report dell'ultimo quarto del 2019 di Big G è stato abbastanza sorprendente per chi segue il mondo della finanza. Infatti nel documento pubblicato dall'azienda sono stati inclusi per la prima volta in assoluto i dati dei ricavi provenienti da Youtube e dalla divisione Cloud.
Google ha pubblicato le sue click metric all'interno dei report finanziari per 15 anni di fila, non includerle in quello dell'ultimo trimestre 2019 ha quindi rappresentato un importante cambio di rotta per l'azienda. Le click metric vanno ad indicare il CPC (Cost-per-click) e permettevano a chi lavora nel settore della pubblicità online di capire quanto stia performando il settore degli ads per la compagnia guidata da Sundar Pichai.
Google non ha rilasciato dichiarazioni in merito, dunque molti esperti di advertising hanno iniziato a speculare sull'accaduto, ipotizzando che tale mercato stia iniziando ad entrare in un periodo crisi.
Proprio in questi giorni il giornalista finanziario Tom Foremski, che collabora con la redazione di Zdnet, ha pubblicato un interessante articolo a riguardo:
I CPC sono effettivamente uno degli elementi più importanti del business di Google. Se la compagnia ha deciso di nasconderli cosa dovremmo pensare? Che non sono più validi? Perché gli analisi della borsa di Wall Street non hanno richiesto questi dati quando è stato reso pubblico il report? Cosa sta nascondendo Google? Secondo i dati degli anni precedenti il calo delle revenue per clic sembra essere inarrestabile ed è in declino da ben 19 trimetri.
Foremski evidenzia un dato molto rilevante: in questi ultimi anni c'è stata una deflazione dei prezzi degli ads e questo trend sembra non volersi arrestare nel breve periodo.
Inoltre nel suo articolo l'autore critica apertamente il business model adottato da Google:
Ogni tre mesi l'azienda deve trovare nuove strategie per espandere il numero totale di clic sugli ads. Per sopravvivere Google deve trovare il modo di mostrare sempre più annunci nelle ricerche e nei suoi servizi. Questo modello di business è ancora sostenibile?"
Per Foremski l'azienda di Mountain View starebbe affrontando una crisi strutturale del settore della pubblicità online con il modello di business sbagliato. Google avrà la capacità di affrontare le flessioni del mercato degli ads?
Via Zdnet