Contro il logorio della vita moderna nella programmazione di App specifiche per gadget mobile Android, iOS e per il Web, Google ha deciso di investire sullo sviluppo multipiattaforma arrivando a condividere, per una App da distribuire in tre diverse versioni, buona parte del codice.
Il focus di Mountain View sullo sviluppo multi-piattaforma viene esemplificato da Inbox, servizio di Webmail avanzata svelato di recente che condivide, sulle diverse piattaforme supportate (Robottino Verde, iOS e Web appunto) il 70% del codice sorgente.
Questo risultato è stato raggiunto prima di tutto accorpando le funzioni base della App in una componente “core” uguale per tutte le versioni del software, e limitando quelle specifiche per i diversi ecosistemi all’interfaccia grafica locale.
Il codice core di Inbox è stato originariamente scritto in Java per Android, spiega Google, poi convertito in JavaScript (Web) tramite il tool Google Web Toolkit SDK e infine portato su iOS tramite J2ObjC, nuovo progetto Open Source che converte il codice Java in Objective-C per la compilazione nativa su piattaforme iOS (iPhone/iPad/iPod Touch).
Problemi di performance nel passaggio da Android a Web e (soprattutto) a iOS? Nessuno, a quanto pare; gli ingegneri di Big G sostengono di aver testato il tutto e di aver misurato effetti “trascurabili” nel porting da un linguaggio ad un altro.
Via | Ars Technica