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Google Cloud SQL, supporto SQL in App Engine

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Il servizio è ancora disponibile in "limited preview", qualsiasi cosa questo termine voglia dire, ma da adesso è possibile utilizzare anche l'architettura di un database relazionale (ovviamente tramite SQL) per le nostre applicazioni ospitate sul Google App Engine (GAE).

Il servizio si chiama Google Cloud SQL e il motore scelto per implementalo è MySQL.

Nell'annuncio ufficiale si parla di "cloud", ma quello che deve interessare è soprattutto il fatto che non sta a chi utilizza il servizio preoccuparsi di far partire il server, fermarlo, manutenere le sue tabelle o gestire la replicazione: queste operazioni di sistema sono tutte comprese nelle funzionalità  del servizio.

Il concetto alla base del sistema è quello di istanza: volendo usare il servizio, la prima cosa che occorre fare è creare un'istanza e poi dare l'accesso alla stessa da parte della nostra applicazione. Da quel momento è possibile creare database all'interno dell'istanza ad uso e consumo della nostra applicazione che si interfaccerà  ad essi tramite API "standard" del linguaggio (come le DB-API 2.0 per Python o JDBC per Java). La creazione e gestione delle istanze è fatta tramite apposita interfaccia grafica.
Al momento richiedere l'accesso al servizio è un po' macchinoso: lo si effettua dalla cosiddetta API console e occorre riempire un questionario lungo e molto dettagliato.

Il servizio è al momento gratuito, ma probabilmente non per sempre.
Insomma con un po' di pazienza e usando Quercus vuoi vedere che si potrà  installare anche WordPress su App Engine?

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