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Google Chrome riduce i cookie per migliorare le performance

Google ha introdotto una modifica significativa nel browser Chrome che ottimizza il modo in cui vengono gestiti i cookie, per aumento delle prestazioni fino al 5%.
Google Chrome riduce i cookie per migliorare le performance
Google ha introdotto una modifica significativa nel browser Chrome che ottimizza il modo in cui vengono gestiti i cookie, per aumento delle prestazioni fino al 5%.
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Google ha recentemente introdotto una modifica significativa nel browser Chrome che ottimizza il modo in cui vengono gestiti i cookie, portando a un aumento delle prestazioni fino al 5% su tutte le piattaforme. Questa ottimizzazione riguarda un aspetto cruciale del funzionamento di un browser moderno, ovvero la gestione dei cookie in un’architettura a più processi.

In passato, i browser utilizzavano un processo singolo, dove la gestione dei cookie era relativamente semplice, poiché i dati venivano conservati in memoria. Tuttavia, i browser moderni come Chrome utilizzano un'architettura a più processi per migliorare la sicurezza e le prestazioni. Questo significa che ogni scheda o estensione apre un nuovo processo, il che crea la necessità di un metodo più efficiente per la gestione dei cookie tra i diversi processi.

Il problema principale era che il metodo precedente generava un elevato numero di richieste ridondanti per i cookie, causando un collo di bottiglia e un rallentamento generale del browser. Google ha rilevato che l'87% delle richieste di cookie era ridondante, con picchi di centinaia di richieste al secondo in alcuni casi. Questo inefficiente sistema di gestione comportava una notevole diminuzione delle prestazioni del browser.

Make Google Chrome run faster with these 9 tips and tweaks | PCWorld

L'introduzione di Shared Memory Versioning

Per risolvere questo problema, Google ha introdotto il sistema di Shared Memory Versioning. Questo nuovo sistema implementa una copia locale dei dati dei cookie e del loro numero di versione all'interno di ogni processo di Chrome. In questo modo, il browser può verificare se dispone della versione più recente di un cookie senza dover inviare ripetute richieste al server. L'implementazione di Shared Memory Versioning ha portato a un'ottimizzazione dell'80% del numero di messaggi relativi ai cookie e a un aumento del 60% della velocità di accesso ai cookie.

Oltre al miglioramento delle prestazioni generali, questo cambiamento ha avuto un impatto positivo anche sui Core Web Vitals, una serie di metriche che misurano la velocità di caricamento delle pagine, l'interattività e la stabilità visiva sui dispositivi reali.

Questi miglioramenti sono fondamentali non solo per gli utenti, che sperimenteranno una navigazione più fluida e reattiva, ma anche per i proprietari di siti web, poiché le prestazioni ottimizzate possono contribuire a migliorare l'esperienza utente complessiva e il posizionamento nei motori di ricerca. L'introduzione di Shared Memory Versioning rappresenta un passo significativo per migliorare l'efficienza e le prestazioni di Google Chrome.

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