L’esperienza d’uso di Google Chrome può essere notevolmente arricchita e personalizzata grazie alle estensioni. Peccato però che queste possano essere impiegate anche per effettuare il tracciamento online degli utenti. Stando infatti a quanto comunicato dallo sviluppatore z0ccc e riportato dalla redazione di BleepingComputer, è possibile generare un’impronta digitale che permette di seguire l’utente da un sito a un altro.
Google Chrome: tante estensioni favoriscono il fingerprinting
Si tratta, in sostanza, della tecnica denominata fingerprinting, la quale consente ai siti Internet di raccogliere varie informazioni, come ad esempio tipo e versione del browser, sistema operativo, lingua, fuso orario, risoluzione dello schermo, applicazioni e font installati.
Andando più in dettaglio, lo sviluppatore ha reso disponibile online il sito Extension Fingerprints che rileva le estensioni installate nella versione desktop di Chrome tra le 1.170 più popolari disponibili sul Chrome Web Store. Questo è fattibile in quanto alcune estensioni includono ciò che viene definiti come "web accessible resources", vale a dire dei file accessibili dalle pagine Web o da altre estensioni.
Da tali ricerche si può risalire alle estensioni installate e, dunque, creare un’impronta digitale del dispositivo. Tra le estensioni maggiormente utilizzare che permettono la creazione di un’impronta digitale c’è il famoso adblocker uBlock.
Alcune estensioni richiedono un token segreto per accedere alle risorse, ma lo sviluppatore ha trovato un modo per aggirare la cosa. Più è elevato il loro numero e più elevata è la probabilità di ottenere un “tracking hash” univoco per poter tracciare l’utente.
Per evitare di incappare in situazioni quali quelle descritte nelle righe precedenti, è bene munirsi di una buona VPN da utilizzare al momento opportuno, come lo è AtlasVPN che ha un prezzo praticamente irrisorio di 1,99 $/mese.