Il primo settembre 2008, ben 10 anni fa, Google annunciava il rilascio della prima beta pubblica del suo nuovo browser Web chiamato Chrome. "A fresh take on the browser", cosi lo definivano i suoi developer, come qualcosa di nuovo che si distaccasse dall'esperienza utente che all'epoca ero lo standard per i browser.
Nel 2008 Internet Explorer la faceva ancora da padrone anche se Firefox aveva già eroso parte della sua utenza. Con l'arrivo di Chrome le cose però sarebbero presto cambiante, con Mozilla e Microsoft che in poco tempo hanno iniziato a seguire (se non a copiare) varie feature implementate da Big G nel nuovo browser.
Inizialmente Chrome sfruttava il rendering engine WebKit sviluppato da Apple e utilizzato tutt'oggi su Safari. Ma dopo alcuni anni i developer di Google decisero di eseguire un fork e di creare Blink, in modo da poter adattare il motore alle loro esigenze senza dover per forza seguire le strategie di Apple. Blink è oggi uno standard per la pletora di Browser cloni di Chrome e per buona parte delle Web App.
Una delle caratteristiche di Chrome è quella di essere basato su di un progetto open source chiamato Chromium con la quale condivide parte del codice sorgente. Chrome però implementa componenti closed, compresi i servizi Google derivati, mentre Chromium è completamente open source e può essere sfruttato anche da team esterni per realizzare progetti di vario tipo. In un primo momento anche le distribuzioni Linux scelsero di inserire unicamente Chromium nei loro repository, e non Chrome, per evitare problemi con la licenza dei servizi di Mountain View.
I developer di Chrome hanno inoltre puntato fin da subito al rispetto degli standard HTML5 che all'epoca erano ancora in piena fase di definizione. Si trattava di una strategia seguita soltanto da Firefox che si distaccava completamente dalle scelte di Microsoft che, con IE, sfruttava soluzioni proprietari ignorando gli standard.
Una delle più grandi innovazioni introdotte da Chrome è stato il concetto di sandboxing delle tab: in passato, se un sito Web o un add-on andava in crash generava un effetto domino sull'intero browser, i developer di Google implementarono invece un sistema che creava degli ambienti separati tra le varie tab, in modo tale che in caso di problemi o bug era possibile terminare solo quella determinata scheda.
Chrome è dunque un progetto che ha lasciato il segno nella storia dell'evoluzione dei browser web, andando a migliorare notevolmente l'esperienza utente non solo di chi usa Chrome ma anche di tutti i browser concorrenti. Oggi è considerato il nuovo Internet Explorer in quanto è ormai l'applicazione che domina il mercato.