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Google: boom di ricerche, "come cancellare Facebook/Instagram"

Le ricerche su Google relative a "come cancellare Facebook", "come eliminare Instagram" e "come chiudere l’account Threads" hanno registrato un’impennata impressionante.
Google: boom di ricerche,
Le ricerche su Google relative a "come cancellare Facebook", "come eliminare Instagram" e "come chiudere l’account Threads" hanno registrato un’impennata impressionante.
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La recente decisione di Meta di interrompere il programma di fact-checking e di ridurre le politiche di moderazione dei contenuti ha generato una reazione significativa tra gli utenti. Negli Stati Uniti, le ricerche su Google relative a frasi come "come cancellare Facebook", "come eliminare Instagram" e "come chiudere l’account Threads" hanno registrato un’impennata impressionante.

Secondo i dati di Google Trends, queste ricerche hanno raggiunto un picco senza precedenti, con un aumento di oltre il 5.000% rispetto ai periodi precedenti. Questo dato riflette una crescente preoccupazione degli utenti per le possibili implicazioni di questa scelta.

La fine del programma di verifica dei fatti e l’allentamento del controllo sui contenuti hanno sollevato timori riguardo alla potenziale diffusione di disinformazione, incitamenti all’odio e messaggi violenti sulle piattaforme di Meta. Gli utenti temono che l’assenza di una moderazione adeguata possa trasformare Facebook, Instagram e Threads in terreno fertile per contenuti pericolosi e manipolativi.

Preoccupazioni legittime: diversi episodi dimostrano la pericolosità della scelta di Meta

Questi timori non sono infondati. Episodi passati, come l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021, dimostrano quanto la disinformazione e i messaggi d’odio diffusi sui social media possano avere conseguenze gravi. In quell’occasione, alcune piattaforme di Meta furono criticate per non aver agito con decisione nel contrastare contenuti problematici, nonostante fossero a conoscenza dei rischi.

La scelta di Meta di abbandonare il fact-checking rappresenta quindi un potenziale passo indietro nella lotta contro la disinformazione. Gli utenti temono che questo approccio possa influire negativamente sulla qualità del dibattito pubblico e compromettere la sicurezza online.

Le conseguenze di questa decisione rimangono incerte, ma la forte reazione degli utenti evidenzia quanto sia cruciale la fiducia nelle piattaforme social. Il futuro di Meta dipenderà in parte dalla sua capacità di bilanciare la libertà di espressione con la necessità di mantenere uno spazio digitale sicuro e responsabile.

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