Nelle scorse ore Google ha introdotto anche una nuova funzionalità basata sull'intelligenza artificiale alle opzioni di ricerca visiva in Google Lens. Già da oggi gli utenti potranno puntare la propria fotocamera, caricare una foto o uno screenshot su Lens e porre una domanda su ciò che vedono per ottenere risposte tramite l'intelligenza artificiale generativa. Si tratta di un aggiornamento delle funzionalità di ricerca multipla di Lens, che consentono agli utenti web di effettuare ricerche utilizzando in contemporanea sia testo che immagini. In precedenza, questi tipi di ricerche portavano gli utenti ad altre corrispondenze visive. Tuttavia, con la nuova funzionalità di Lens, gli utenti riceveranno risultati basati sull'intelligenza artificiale che offrono anche approfondimenti. Questa funzionalità si basa su informazioni estratte dal web, comprese le informazioni trovate su pagine, siti di prodotti e nei video.
Google Lens: come funziona la nuova opzione Circle to Search
La novità di Lens funziona anche con i nuovi gesti di ricerca, denominati Circle to Search. Ciò significa che è possibile avviare query AI con un gesto e poi porre una domanda sull'elemento cerchiato, scarabocchiato o indicato. Tuttavia, Google ha chiarito che, sebbene la funzione multiricerca di Lens offra approfondimenti sull'intelligenza artificiale generativa, non è lo stesso prodotto della ricerca sperimentale GenAI di Google SGE (Search Generative Experience), che rimane solo attivabile. Le panoramiche basate sull'intelligenza artificiale per la ricerca multipla in Lens sono già disponibili per tutti negli Stati Uniti e in inglese. A differenza di altri esperimenti di intelligenza artificiale di Google, questo non è limitato a Google Labs. Per utilizzare la funzione, basta tocca semplicemente l'icona della fotocamera Lens nell'app di ricerca Google per iOS o Android o nella casella di ricerca su Android.
Similmente a Circle to Search, le panoramiche AI mirano a mantenere la rilevanza di Ricerca Google nell'era dell'AI. Queste funzionalità miglioreranno i risultati di ricerca attingendo a una rete di conoscenze, comprese molte pagine web, fornendo i risultati in un formato diverso. Tuttavia, affidarsi all’intelligenza artificiale significa che le risposte potrebbero non essere sempre accurate o pertinenti. Big G rileva che i suoi prodotti GenAI, come ad esempio la sua Google Search Generative Experience, citeranno le loro fonti, per consentire agli utenti di verificare i fatti delle sue risposte. E anche se SGE rimarrà nei Labs, l'azienda di Mountain View ha affermato che inizierà a introdurre i progressi dell’intelligenza artificiale generativa in modo più ampio, quando pertinente, come sta facendo ora con i risultati multiricerca. Le panoramiche AI per la ricerca multipla in Lens sono già disponibili, mentre Circle to Search basato sui gesti verrà rilasciato il 31 gennaio.