Google dirà presto addio alle Chrome Apps, introdotte dalla stessa azienda nel 2013. Il colosso del web ha infatti deciso di concedere maggior spazio alle estensioni - continueranno, infatti, a esistere per il famoso browser - mentre le applicazioni dedicate verranno progressivamente abbandonate. Si parte dal prossimo luglio, con un percorso che sarà progressivo fino al 2022.
Così come già capitato, Google ha deciso di rinunciare alle applicazioni per Chrome, introdotte nel 2013, senza però raggiungere un enorme appeal sul pubblico. A partire dal prossimo mese di giugno, il supporto verrà sospeso per gli utenti consumer su piattaforme Windows, Mac e Linux. Gli utilizzatori Educational ed Enterprise potranno continuare a fare ricorso delle App fino a dicembre del 2020, mentre l'eliminazione totale è prevista due anni più tardi, dal giugno del 2022.
In tutto questo lasso di tempo, le applicazioni non saranno più distribuite sullo store di Chrome, ma gli sviluppatori potranno continuare ad aggiornare i software già creati e distribuiti. Come già accennato, la decisione di Google non coinvolge le più classiche estensioni, pronte a sopravvivere anche in futuro, poiché strumenti molto amati sia dagli utenti che dalle aziende. Anzi, sembra che nei prossimi tempi verranno implementate delle novità per renderne il ricorso ancora più semplice e immediato.
Questo differente approccio, così come sottolinea PCWorld, era stato già confermato nel 2010, quando il colosso statunitense aveva spiegato in breve le principali diversità tra le applicazioni e le estensioni:
L'applicazione per Chrome è più ricca e interattiva di un sito, ma meno complessa e monolitica rispetto a un'applicazione per desktop. Anche le estensioni forniscono funzionalità aggiuntive ma, a differenza delle App, prevedono componenti UI assenti oppure in quantità molto ridotta.
Per quanto potenti, è più che evidente che le App non risultino sufficientemente versatili quanto le estensioni, queste ultime capaci di integrarsi perfettamente nel browser, senza appesantirlo eccessivamente e senza alterare l'esperienza d'uso finale per l'utente.