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GNU Shepherd: dopo 21 anni arriva la v1.0 del service manager

La nuova versione del daemon GNU Shepherd Service Manager è minimalista ma potente, con servizi temporizzati, rotazione dei registri.
GNU Shepherd: dopo 21 anni arriva la v1.0 del service manager
La nuova versione del daemon GNU Shepherd Service Manager è minimalista ma potente, con servizi temporizzati, rotazione dei registri.
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Grandi novità in arrivo per gli utenti GNU Shepherd. Dopo oltre due decenni di sviluppo, Shepherd ha infatti finalmente raggiunto l'ambita milestone 1.0. Per chi non lo sapesse, il progetto GNU Shepherd è stato ntrodotto nel 2003 per Linux con il nome GNU dmd. Da allora, questo daemon di gestione dei servizi è rimasto in circolazione pressoché in modo identico. È stato tra i primi sistemi init ad allontanarsi dal tradizionale stile System V. In molti lo considerano un'alternativa leggera ai gestori di servizi più monolitici come systemd, che "gestisce" i servizi monitorandone lo stato e le dipendenze, fornendo al contempo strumenti semplici ma efficaci per avviarli, arrestarli e riavviarli. Con un focus sulla semplicità e la personalizzazione, Shepherd è molto adatto e utilizzato principalmente per l'ecosistema GNU Guix.

GNU Shepherd: le altre novità dell’aggiornamento

La nuova release di GNU Shepherd introduce diversi miglioramenti che rendono il gestore di servizi ancora più potente. Tra le maggiori novità vi sono i servizi transitori. Gli utenti possono eseguire rapidamente i comandi in background con un servizio transitorio, simile a systemd-run. Inoltre, vi sono i servizi temporizzati. È possibile pianificare i comandi o il codice Scheme da eseguire periodicamente, sostituendo strumenti più vecchi come at e cron. Non mancano poi migliorie per quanto riguarda le informazioni sui servizi. Lo stato di herd ora fornisce informazioni dettagliate sui servizi, inclusi PID, comandi e messaggi di log.

L’altra novità riguarda la registrazione integrata. Si tratta di un nuovo servizio di registro di sistema che elimina la necessità di daemon syslog esterni, consentendo un'integrazione senza soluzione di continuità con l'ecosistema di The Shepherd. Infine, vi è la rotazione del registro, che introduce il supporto integrato per la rotazione, la compressione e la pulizia dei file di registro garantisce una gestione efficiente dei registri senza configurazioni aggiuntive. La versione 1.0 di GNU Shepherd ha rimosso l'interfaccia GOOPS deprecata e introdotto nuovi comandi come reboot --kexec per il riavvio diretto del kernel. Per celebrare questa storica release, è ora disponibile un nuovissimo logo con licenza Creative Commons. Inoltre, il progetto ha lanciato un sito web dedicato per mostrare le sue funzionalità.

Infine, vale la pena notare che il viaggio di Shepherd non si ferma alla v1.0. Gli sviluppatori stanno già tenendo d'occhio i miglioramenti futuri. Presto dovrebbe arrivare il supporto per servizi riconfigurabili dinamicamente, l'integrazione di cgroup Linux e altro ancora. Per ulteriori approfondimenti, è possibile consultare la pagina dedicata con l'annuncio ufficiale.

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