Se da una parte l´annosa questione dedicata agli ambienti desktop su Linux tiene ancora banco tra utenti e addetti ai lavori, dall´altra c´è chi cerca una sorta di compromesso pacifico per far sì che l´ampia scelta regalata dall´ecosistema open source possa essere un vantaggio e non un motivo di sfida.
Martin Gräßlin, sviluppatore coinvolto nel progetto KDE dal 2008, in un post spiega il suo punto di vista:
Credo che molti sviluppatori abbiano già capito che non siamo in competizione ma dobbiamo lavorare insieme. Possiamo vederlo tramite eventi quali il Desktop Summit. Ma se mi guardo intorno, vedo che c´è ancora una guerra tra GNOME e KDE - almeno tra gli utenti.
L´idea che si è fatto nel corso del tempo è che la scelta di un utente, che decide di passare - per esempio - da GNOME a KDE, non implica una sconfitta dell´una o dell´altra parte, ma semplicemente una vittoria del free software.
Perché il vantaggio offerto dall´open source - continua Gräßlin - sta proprio nella libertà per l´utente di scegliere tra soluzioni diverse; infine auspica in una collaborazione più stretta tra i due gruppi e "la fine delle ostilità" tra gli utenti.
La mia speranza è che i nostri utenti non litighino più. Mentre i nostri utenti litigano, demotivano gli sviluppatori, mettono a repentaglio gli sforzi per migliorare la collaborazione [...] e spero anche che le due organizzazioni possono aiutare a realizzare una visione unita.