La Gnome Foundation era stata recentemente accusata di favorire, se non direttamente almeno indirettamente, il formato OOXML come standard. OOXML, ricordiamo, è il formato per documenti elaborato da Microsoft e basato su XML. Mentre il formato Open Document Format, quello usato da OpenOffice per intenderci, è diventato uno standard ISO, quello presentato da Microsoft è stato bocciato.
Lo scorso Settembre Miguel de Icaza, uno dei più impegnati esponenti di Gnome nonché leader di progetti come Mono, aveva espresso le sue perplessità riguardo l´opposizione del mondo free al formato OOXML, arrivando a definirlo uno standard superbo e vittima di una propaganda ostile.
La posizione di de Icaza non è piaciuta quasi a nessuno e molti hanno visto una relazione con il vituperato accordo di Microsoft con Novell. De Icaza, infatti, lavora per Novell che, più in generale, ha una grossa influenza su Gnome.
La Gnome Foundation fa anche parte del gruppo di lavoro TC45-M dell´ECMA, un organismo di standardizzazione che solitamente precede temporalmente i lavori dell´ISO. Come rappresentante la Gnome Foundation ha scelto Jody Goldberg, mantainer di Gnumeric, il foglio di calcolo del progetto Gnome.
Goldberg, in precedenza, era già stato membro dello stesso gruppo di lavoro ma come rappresentante di Novell. Inoltre anch´egli aveva espresso qualche pensiero favorevole all´OOXML, definendolo più facile da implementare in Gnumeric di ODF. Inoltre Goldberg non ha nascosto di essere in ottimi rapporti con Brian Jones, un dipendente Microsoft che, guarda caso, si occupa proprio di promuovere l´adozione del formato made in Redmond.
Nella dichiarazione ufficiale, Jeff Waugh, Gnome Foundation Press Officer, chiarisce che Goldberg non aveva il compito di favorire Microsoft ma solo quello di cercare di ottenere che lo standard fosse documentato in maniera esaustiva per favorire l´implementazione del formato OOXML nei progetti opensource.
Inoltre la fondazione Gnome è pienamente cosciente che, anche se tecnicamente OOXML è un formato aperto, Microsoft sta approfittando del suo monopolio senza nessuna passione per una reale collaborazione tra industrie che vada in favore degli utenti.
Infine Waugh esprime alcune preoccupazioni riguardo l´uso eccessivamente aggressivo che si fa degli standard, paventando la possibilità che si tramutino in armi simili ai brevetti, usati dalle società e dalle industrie per controllare e limitare gli utenti piuttosto che per condividere e diffondere l´innovazione.