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In questi giorni in cui sempre più utenti hanno provato GNOME 3.0, proliferano le lodi verso la nuova versione del popolare desktop environment, ma si fanno sentire anche le aspre critiche da parte di chi avrebbe desiderato qualcosa di più tradizionalista. Ecco quindi che, in assenza dell´ambiente a cui siamo più affezionati, torna a farsi sentire la necessità di trovare al più presto un´alternativa. Quello che il post di ieri sul blog di Datamation si prepone di fare è proprio questo: elencare tutte le possibilità, o meglio, le sette alternative a GNOME 3.0.
Ovviamente il primo nome a spuntare è stato quello di Unity: la soluzione grafica sviluppata direttamente da Canonical per la propria distro infatti risulta essere piuttosto completa e gradevole da usare, nonostante i problemi di stabilità che ancora oggi la affliggono e che, si spera, saranno risolti con il rilascio della versione stabile di Ubuntu 11.04.
Fa la sua comparsa al secondo posto Enlightenment: se infatti lo sviluppo di questo ambiente non è mai stato rapidissimo, rappresenta comunque una scelta piuttosto valida e quantomai originale. Leggero e potente, Enlightenment 17 offre all´utente un ambiente completo per poter svolgere i propri compiti in totale comodità, corredato da effetti grafici piuttosto all´avanguardia che sorprendentemente non pesano quasi nulla sulla CPU, e un´interfaccia grafica assolutamente notevole.
Un altro candidato è LXDE, il quale ormai ha sconfitto qualsiasi altro ambiente in quanto a rapporto tra caratteristiche offerte e leggerezza; incline alle GTK+, con Openbox come gestore di finestre, LXDE offre una soluzione interessante per macchine datate e non, soprattutto se il già noto XFCE dimostra un po´ di pesantezza.
Mentre Trinity (KDE3) dal mio punto di vista è flessibile e leggero ma un po´ obsoleto, KDE 4.6 rappresenta un´ottima alternativa, forse la migliore, soprattutto per chi cerca un desktop più orientato alla vecchia concezione di "scrivania" e (soprattutto) di finestra. È bello, funzionale, un po´ pesante in termini di calcolo, quindi è consigliato soprattutto su macchine più recenti. In ogni caso, è la più completa tra le alternative proposte.
In fondo alla lista, prima di GNOME 3 Fallback, fa la sua comparsa XFCE, il desktop minimale che negli ultimi tempi ha raccolto un bel po´ di consensi per il suo introdurre caratteristiche che lo potessero far diventare un fratello minore di GNOME, e l´ultima spiaggia per gli affezionati di GTK+ 2.x. In quanto alla modalità Fallback di GNOME 3, è vero che usa ancora Metacity e GNOME Panel, ma non è certo la stessa cosa che usare il vecchio (e funzionale) GNOME 2.32.