Gnome 2.26 prosegue il cammino verso la versione finale prevista per il 18 marzo. In questi giorni il team di Gnome ha annunciato alla comunità il rilascio della versione 2.25.90, la prima beta ufficiale del branch 2.26.
Lo scheduling delle attività sembra stia procedendo senza grandi intoppi. La beta release di questi giorni corrisponde allo stato di "Hard User Interface Freeze", ovvero alla situazione in cui tutte le main features dell´interfaccia utente sono state definite e consolidate, ed entrano nello stato di testing. Il ciclo di sviluppo di Gnome, infatti, prevede una serie di "fasi di freeze" atte a ritmare nel tempo lo sviluppo del desktop environment: Feature Freeze, API/ABI Freeze, Change Announcement Period, Slushy UI Freeze, Hard UI Freeze, String Freeze, Hard Code Freeze, Final Release.
Il desktop environment è stato organizzato in sei macro-package ("platform, desktop, admin, bindings, devtools, mobile") e chiunque può scaricarli per contribuire al testing e al miglioramento. Lo sviluppatore può scegliere se compilare l´intero ambiente usando Garnome o JHBuild, i construction tool utilizzati per questo tipo di attività.
I cambiamenti attesi in Gnome 2.26, sono diversi e proseguono il lavoro intrapreso già con l´ultima release 2.24. I componenti più importanti che saranno modificati sono: Evolution, GNOME Control Center, GNOME Media, Artwork, GNOME Power Manager.
Le recenti dichiarazioni di Linus Torvalds a proposito della stabilità e usabilità di Gnome caricano il rilascio del 18 marzo di "maggiore enfasi". KDE ha rilasciato in questi giorni la versione 4.2, e Gnome si "prepara a rispondere" con la sua nuova release 2.26. Non si tratta ancora di una nuova "guerra dei desktop" così come quella a cui si è assistito qualche anno fa, ma certamente la rivalità tra i due desktop environment aumenta di giorno in giorno.