In passato abbiamo già parlato dei vari sistemi di tipo Home assistant, riprendendo il discorso oggi vogliamo focalizzarci su un progetto del developer Pierre-Gilles Leymarie chiamato Gladys. L'idea è nata dopo che lo sviluppatore ha perso il suo notebook e dunque si è ritrovato per un periodo a dover usare una single board Raspberry Pi come postazioni principale.
Gladys è stato realizzato appunto partendo dalla piccola board ARM che di fatto viene trasformata in un hub dal quale gestire tutti i device IoT presenti in un ambiente domestico o di lavoro (casse audio, caffettiera, luci, telecamere, sistemi di sicurezza, porte automatiche, sistema di riscaldamento e molto altro).
La piattaforma è anche in grado di gestire i tag NFC e creare un sistema di trigger personalizzato. E ad esempio possibile impostarlo perché attivi il riscaldamento ad un determinato orario, oppure si può settare lo spegnimento delle luci quando si esce dalla casa tramite il GPS del telefono. Sarà anche possibile connettere alla Raspberry Pi, animata da Gladys, un Arduino Nano tramite porta USB, per abilitare la ricezione dei segnali a 433Mhz cosi da potersi interfacciare con le periferiche Z-wave.
Gladys è sostanzialmente un piccolo Web server scritto in NodeJS che, potenzialmente, può funzionare ovunque sia disponibile il noto runtime JavaScript; ovviamente il developer del progetto consiglia di utilizzarlo su Raspbian, la versione personalizzata di Debian che viene sviluppata dal team del Raspberry Pi.
Si può interagire con Gladys tramite l'apposita WebUI oppure via chat con il proprio smartphone. Gladys è persino capace di leggere la nostra agenda e consultare i nostri impegni sul calendario in modo da impostare in autonomia sveglie e reminder automatici.
Gladys è un progetto completamente open source ed è possibile reperire il suo codice sorgente sul repostiory dedicato di Github.
Via Gladys Project