Un´errata gestione della memoria ha portato gli sviluppatori di Gimp a rilasciare una nuova versione dell´Image Manipulation Program aperto per eccellenza. Con la versione 2.2.16 sono stati corretti alcuni problemi nell´importazione di formati esterni, PSD in primis: un file confezionato a bella posta avrebbe permesso all´aggressore l´esecuzione di codice arbitrario con i privilegi dell´utente.
Si possono scaricare direttamente i sorgenti della nuova versione, mentre quelli che non vogliono sentir le ragioni del make, possono scaricare le versioni precompilate per Linux e Windows.
Ancora nessuno, invece, ha pensato di impacchettare la 2.2.16 per MacOS: l´ultima versione disponibile tramite MacPorts è la 2.2.14.
La maggior parte delle distribuzioni Linux ha già provveduto all´aggiornamento dei propri repository, spesso anticipando il rilascio ufficiale della nuova versione, effettuando un backport delle correzioni sulle vecchie versioni (questo è anche il caso di Ubuntu).
Inutile dire che questo problema è stato identificato e corretto nel giro di pochi giorni. Le cose non vanno altrettanto bene per chi preferisce tenere il proprio codice al chiuso: un baco di tipo Zero Day ha una vita media di un anno. E c´è anche chi paga perché i bachi non si sappiano in giro.
Aggiunto: la fretta di risolvere il problema ne ha creato un altro proprio relativo all´importazione delle immagini dal formato di Photoshop e a tempo di record è stata rilasciata anche la 2.2.17.