Le animazioni GIF, un formato immagine praticamente abbandonato agli inizi degli anni 2000 e oggi tornato di gran moda, rappresentano uno strumento di estrema utilità per la promozione sui social network. Si tratti di un contenuto personale, oppure della necessità di spingere un prodotto o servizio, sempre più brand vi ricorrono per il marketing virale. Tuttavia, da qualche tempo la piattaforma Facebook, il più popolare tra i social network, ha deciso di limitarne il ricorso.
Da una decina di giorni, infatti, i gestori delle pagine non riescono più a condividere correttamente GIF da fonti esterne, mentre nessun cambiamento sembra essere in atto per le bacheche personali e i commenti. Le ragioni non sono al momento state esplicitate, tuttavia molti editori e social media manager si sono trovati costretti ad adottare soluzioni alternative. Che fare?
Considerando come le GIF rimangano uno strumento imprescindibile per la promozione social, le variazioni delle varie piattaforme possono determinare effetti pesanti sulle campagne. Di seguito, le informazioni sul blocco in corso e le possibili alternative.
GIF sulle pagine: cosa è successo?
Facebook ha sempre permesso di condividere GIF con gli iscritti alla propria pagina sui social network. Di default, però, la piattaforma converte il formato animato in un contenuto video, una scelta che si è rivelata poco versatile per la promozione online.
Sebbene i contenuti vengano comunque mostrati in riproduzione con l'icona "GIF", in realtà si tratta di filmati MP4, così come evidente anche dal player che appare a schermo durante la visualizzazione estesa.
Per ovviare a questa imposizione, che comporta una maggiore lentezza di caricamento e una minore immediatezza per l'utente, gli amministratori delle pagine hanno fatto esteso ricorso a servizi esterni, quali il popolare Giphy. Dopo aver caricato la propria GIF sul portale, è sufficiente copiarne il link sul proprio status, per vederne apparire immediatamente l'anteprima.
Da una decina di giorni, invece, Facebook continua a mostrare una piccola anteprima delle GIF esterne, ma non ne permette la riproduzione direttamente da bacheche e timeline: l'utente, di conseguenza, si trova costretto a cliccare ed essere trasferito su un sito esterno. Come già accennato, questa limitazione - non è dato sapere se momentanea o definitiva - vige unicamente sulle pagine, mentre nessun cambiamento è stato implementato sulle bacheche personali e nei commenti.
Le reazioni sui social svelano come la problematica sia abbastanza altalenante: sarebbero coinvolte soprattutto le pagine con un grande numero di iscritti, mentre alcune delle più piccole non avrebbero subito grandi cambiamenti.
Problemi e possibili alternative
L'impossibilità di riprodurre una GIF esterna nella timeline della pagina comporta dei problemi per le proprie attività di marketing. Raramente l'utente sarà disposto al trasferimento su un sito esterno, soprattutto per ammirare una simpatica animazione di pochi secondi. Non a caso, sempre tramite social, molte delle pagine attive sul fronte delle GIF - da Awesome Gif ad Autunna - si lamentano della limitazione e del calo in termini di reaction e condivisioni.
La prima alternativa è ricorrere al classico strumento integrato in Facebook, con l'upload della GIF e la sua automatica condivisione in video. Questo sistema, tuttavia, sembra rallentare i tempi di caricamento dell'animazione stessa, modifica la visualizzazione a schermo intero e, in termini di campagna, rende più complessa l'analisi delle performance tramite gli Insight perché le numerose GIF vengono conseguentemente annoverate nelle statistiche dei video classici.
Una seconda alternativa - un vero e proprio workaround, la cui durata nel tempo non è però certa - è quella di caricare e condividere la GIF su un account personale, quindi privo della limitazione, per poi condividere lo status stesso sulla fanpage di propria preferenza. In questo modo, l'uso di animazioni esterne rimane garantito, ma si vedrà in timeline una doppia intestazione: quella dell'account, oltre a quella della fanpage.
Come già accennato, al momento non è noto si tratti di una questione temporanea oppure definitiva: non resta quindi che attendere eventuali indicazioni dallo stesso Facebook.