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Ghost: blogging application basata su Node.js

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Ghost è un progetto voluto dallo sviluppatore John O'Nolan nato con l'intenzione di fornire agli utilizzatori una blogging application completamente incentrata sulla produzione dei contenuti; si tratta in pratica di una piattaforma concepita sulla base della constatazione che WordPress è ormai diventato un CMS, mentre in molti sono ancora alla ricerca di un semplice Blog engine.

Ghost è stato strutturato tenendo conto dei principi della semplicità e dell'usabilità nella gestione dei contenuti, tutti gli strumenti per la loro amministrazione saranno quindi disponibili attraverso un'interfaccia centralizzata, essa dovrebbe permettere di superare le limitazioni dovute alla dashboard di WordPress divenuta ad oggi particolarmente articolata.

L'impostazione semplificata viene confermata dalla scelta di Markdown, il noto sistema per la conversione di testo semplice in markup HTML, come strumento privilegiato per la scrittura dei post; gli autori avranno la possibilità di sfruttare un editor in grado di restituire in tempo reale gli effetti delle proprie scelte di formattazione. Non mancano gli strumenti per il versioning e le revisioni.

Rilasciato sotto licenza Open Source (MIT license), Ghost presenta un alto livello di personalizzazione, gli sviluppatori potranno creare temi o plugin modificandone l'impianto grafico e includendo funzionalità aggiuntive; come impostazione predefinita l'applicazione è completamente responsive in modo da adattarsi ai display di qualsiasi dispositivo.

Disponibile attraverso il servizio per il controllo di versione e lo sviluppo collaborativo GitHub, Ghost basa il suo funzionamento su Node.JS, l'ambiente JavaScript server side basato sull'engine JS V8 impiegato in Google Chrome; almeno per ora, questa caratteristica lo rende un prodotto più orientato agli sviluppatori, soprattutto in considerazione della procedura d'installazione che prevede l'impiego di pre-built packages, l'utilizzo del Terminale (o del Node Command Prompt su Windows) e l'integrazione di dipendenze.

Via Ghost

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