Al CeBit di Hannover è stata annunciata la costituzione del consorzio Genivi che si occuperà della definizione di una piattaforma open source per applicazioni di in-vehicle infotainment (IVI). BMW Group, Wind River, Intel, GM, PSA, Delphi, Magneti-Marelli, Visteon sono solo alcune delle grandi aziende che hanno contribuito alla nascita di questo nuovo "gruppo di lavoro".
L´in-vehicle infotainment cerca di adattare al contesto dell´automobile le diverse
"applicazioni quotidiane" fruibili tipicamente in ambiente domestico o portatile. In pratica esso è un sistema hardware/software in grado di riprodurre musica, leggere news, navigare in Internet, riprodurre contenuti multimediali, assistere la guida e la navigazione, mostrare mappe e anche telefonare. Il tutto reso disponibile all´interno dell´abitacolo di una automobile, e fruibile in un qualsiasi istante, sia in movimento che in condizione di parcheggio.
La grossa novità di Genivi è la convergenza verso un modello Open Source. Un po´ come sta accadendo in altri ambiti e contesti (ad. esempio vedi il consorzio Limo relativo al mondo del mobile) l´obiettivo del consorzio è quella di definire una architettura software composta da due livelli: "alliance domain" e "automaker domain". Il primo livello, ovvero "alliance domain", definisce i componenti base del sistema, mentre il secondo, cioè "automaker domain", interessa i costruttori di auto e di dispositivi, ed è relativo alla parte applicativa.
Spulciando tra la documentazione tecnica, disponibile sul sito del consorzio, spuntano fuori i componenti dell´alliance domain. Il sistema sarà basato su software GNU/Linux, e il cuore sarà proprio il kernel Linux. Lo stack di riferimento sarà Intel Moblin, anche se per il futuro si prevedono delle alternative.
La notizia non può che far piacere, visto che si torna a parlare non solo di Linux e Open Source, ma anche del "matrimomio" tra il concetto di carputer e il mondo GNU/Linux.