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Garante Privacy indaga sul tilt informatico causato da CrowdStrike

Il Garante per la pivacy ha avviato un'indagine sulle conseguenze del recente blackout informatico causato da un malfunzionamento del software CrowdStrike.
Garante Privacy indaga sul tilt informatico causato da CrowdStrike
Il Garante per la pivacy ha avviato un'indagine sulle conseguenze del recente blackout informatico causato da un malfunzionamento del software CrowdStrike.
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Il Garante per la protezione dei dati personali ha avviato un'indagine sulle conseguenze del recente blackout informatico causato da un malfunzionamento del software di sicurezza CrowdStrike. L'obiettivo dell'inchiesta è determinare se l'incidente abbia avuto ripercussioni sui dati personali degli utenti, con particolare attenzione ai servizi pubblici coinvolti.

L'indagine è stata avviata dopo la ricezione di notifiche di violazione dei dati da parte dell'Autorità. Il Garante ha evidenziato che il blocco ha provocato un impatto notevole su molti servizi online, causando possibili disagi e rischi per la privacy degli utenti.

Al momento, l'Autorità non ha ancora confermato specifiche violazioni dei dati personali, ma si riserva il diritto di adottare ulteriori misure nel caso emergano elementi che indichino una violazione delle normative sulla protezione dei dati. Questo episodio sottolinea ancora una volta l'importanza di salvaguardare i dati personali degli utenti, soprattutto nel contesto dei servizi pubblici.

Il Garante privacy in prima linea

Il Garante ha ribadito il proprio impegno nel vigilare sul rispetto delle normative in materia di protezione dei dati e nel sanzionare eventuali comportamenti illeciti. Inoltre, ha invitato gli utenti a essere vigili rispetto a eventuali comunicazioni sospette o richieste di informazioni personali che potrebbero essere collegate al blackout dei sistemi informatici. In caso di dubbi, si consiglia di contattare direttamente l'ente o il servizio interessato per verificare l'autenticità delle richieste.

La prontezza del Garante per la protezione dei dati personali dimostra il crescente impegno nel tutelare i diritti degli utenti in un panorama digitale in costante evoluzione. L'incidente causato da CrowdStrike rappresenta un avvertimento per tutte le aziende che gestiscono dati personali, sottolineando la necessità di adottare misure di sicurezza e prevenzione adeguate per proteggere i dati dei propri clienti.

Il Garante continuerà a monitorare attentamente la situazione e a lavorare per garantire che gli utenti siano protetti da eventuali violazioni della privacy. Questo incidente serve come promemoria dell'importanza della sicurezza informatica e della protezione dei dati personali in un'epoca in cui la dipendenza dai servizi online è in costante aumento.

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