Il team di sviluppatori del progetto Freespire ha pubblicato una nuova major release di questo sistema operativo Linux. Freespire 9.5 è basata interamente sui pacchetti software provenienti da Ubuntu, nel dettaglio anche questa versione di Freespire continua a basarsi sui programmi presenti in Ubuntu 22.04 LTS (Long Term Support) "Jammy Jellyfish" dunque non l'edizione più recente della distro Canonical anche se in ogni caso si tratta appunto di una release con supporto a lungo termine. Freespire 9.5 nome in codice "Black Baloon" viene distribuita dunque con GNOME 42.5 assieme ad una GUI (Graphical User Interface) personalizzata, per mezzo di una vasta serie di GNOME extension, che ricorda da vicino il look ed i diversi paradigmi di utilizzo presenti in Windows 10.
Tale approccio è stato adottato in modo tale da attirare gli utenti che non vogliono apprendere il funzionamento degli ambienti grafici open source più noti, come appunto GNOME Shell o Plasma KDE, e preferiscono mantenere quanto più possibile la medesima UX (User Experience) dell'interfaccia grafica di Windows 10. Si tratta quindi di un setting dedicato al proprio bacino di utenti che offre ovviamente anche le medesime funzioni presenti nelle edizioni standard di GNOME.
Ecco la dichiarazione dei developer del progetto in merito al nuovo rilascio:
"Il desktop environment che utilizziamo è GNOME, molti degli nostri utenti ci hanno detto che preferiscono una UI (User Interface) più tradizionale che non abbia molti elementi differenti da Windows 10 o Windows 11. Quindi in questa release li abbiamo accontentati. Si ha quindi a disposizione la classica "dock" e lo "start menu". Tuttavia se preferite il classico GNOME 4 layout è possibile eseguire lo swich molto facilmente."
Freespire 9.5 implementa poi anche una vasta pletora di patch e bugfix che risolvono diverse criticità e crash riscontrate dai developer in questi mesi di sviluppo. Ad esempio le applicazioni bastate su Python 3 ora non vanno più in crash ne si rifiutano di eseguirsi.