Nel corso del fine settimana si sono moltiplicati gli interventi e i commenti intorno ad un'intervista rilasciata da Ian Hickson (l'uomo che guida il gruppo di lavoro che sta definendo la specifica HTML5) a TechRepublic.
Intervista corposa e interessante, tutta centrata però su una notizia: HTML5 non sarà pronto prima del 2022. Lo screenshot che riporto sintetizza le tappe definite da Hickson:
Consapevole del fatto che tutto cià può sembrare "ridicolo" (parole sue), Hickson evidenzia tutte le difficoltà di un progetto ambizioso, con una specifica che mira di fatto a sostituire da sola quelle oggi definite per HTML4, DOM2 HTML e XHTML1.
Il tenore dei commenti è quasi sempre tra lo stupito e il sarcastico. Radicale la posizione di Jeff Croft, che invita sostanzialmente ad ignorare HTML5 fin quando non sarà davvero necessario per fornire a pubblico e clienti siti e applicazioni migliori di quelli di oggi. Testa bassa e pedalare, insomma, con quello che abbiamo oggi.
Più conciliante l'idea espressa da Scott Gilbertson su WebMonkey. Nel 2012 la specifica raggiungerà lo status di Candidate Recommendation, divenendo pertanto molto stabile e per molti versi già utilizzabile, sperando ovviamente nel lavoro dei produttori di browser (che tra l'altro stanno già iniziando a introdurre il supporto per alcune caratteristiche del linguaggio).
E così, mentre W3Schools anticipa i tempi proponendo questa prima reference, vi chiedo: poste queste premesse, vale la pena seguire da vicino l'evoluzione del progetto e dedicare tempo a studiare quello che ci aspetta?