Font: i trend per il 2019

La scelta dei font è un ambito che acquisisce sempre più importanza, soprattutto con l'affermazione pressoché ubiquitaria dei design minimalisti, dai siti web alla carta stampata. E anche il 2019, l'anno da poco cominciato, segnerà importanti trend su questo fronte, conquistando sia i designer che gli sviluppatori, nonché gli utenti finali. Nel corso dell'anno l'attenzione sarà ancora largamente focalizzata sui font sans serif, grazie alla loro eleganza e facilità di lettura, ma potrebbero esservi degli spazi per curiose variazioni. Quali sono, di conseguenza, le tendenze che si attendo per i prossimi 12 mesi?

Naturalmente, la scelta di un font non può dipendere unicamente dalle tendenze in corso, ma deve anche rispondere alle necessità delle proprie produzioni, agli obiettivi che si desidera raggiungere e al target di riferimento. Di seguito, qualche consiglio.

Font variabili

Il 2019 potrebbe essere l'anno di una più estesa compatibilità con i font variabili di OpenType, ovvero delle famiglie di caratteri che possono supportare degli attributi personalizzabili come larghezza, inclinazione, dimensione delle lettere e molto altro ancora. Si tratta di una soluzione molto pratica, poiché permette di adattare i testi alle esigenze degli utilizzatori, non viceversa.

Al momento il supporto è abbastanza limitato, soprattutto nei software di grafica, tuttavia diversi big di mercato stanno lentamente introducendone la compatibilità. Alcune applicazioni della suite Adobe, ad esempio, oggi supportano una piccola famiglia di font variabili.

Vintage

Il 2019 vedrà anche un forte ritorno ai font del passato, considerando come gli ultimi anni siano stati letteralmente presi d'assalto dall'effetto nostalgia, dal ritorno dei vinili alla produzione delle versioni miniaturizzate delle console storiche. Nel design potrebbero tornare soluzioni tipiche degli anni '50 e '60, con il loro stile immediatamente riconoscibile, soprattutto per arricchire loghi, fotografie e molto altro ancora.

Diverso il discorso per i blocchi di testo, dove queste soluzioni vintage potrebbero risultare poco leggibili: si preferiranno quindi sempre i sans serif più moderni, per garantire all'utente il massimo dell'esperienza d'uso.

Font cromatici

Altro trend molto interessante potrebbe essere quello dei font cromatici, ovvero dotati di più colorazioni contemporanee, come decori, fiori e molto altro ancora. Queste soluzioni non sono altro che delle lettere realizzate in SVG e inserite in una normale famiglia OpenType e sono destinate principalmente all'uso sul web.

Esistono già numerosi plugin per i principali software di grafica, sia per la creazione che per l'uso di questi font, come ad esempio FontSelf per Photoshop. Ancora, sono in via di progettazione delle famiglie di carattere che permettono al designer di scegliere autonomamente le composizioni di colore, seguendo precisi pattern SVG.

Grande e piccolo

Nel culmine del minimalismo grafico, con siti web e interfacce sempre più ridotte all'osso, i font potrebbero essere impiegati come veri e propri elementi decorativi, in sostituzione di forme, box, sfondi e quant'altro. Un trend affermatosi nella seconda metà del 2018 è quello dell'associazione tra grande e piccolo, per un effetto visivo d'impatto.

La tecnica prevede di associare parole di dimensioni molto grandi, così come suggerisce la definizione, ad altre notevolmente più piccole. Questo per mettere in evidenza delle chiavi, creare loghi, proporre profili stilizzati di oggetti e molto altro ancora.

Abbinamenti

Il 2019 sarà, infine, l'anno degli abbinamenti, con più famiglie di font - apparentemente lontane fra di loro - incluse nella stessa progettazione web. Sempre più designer stanno optando per il dualismo serif-sans serif, dopo aver realizzato come la loro compresenza sia tutt'altro che antitetica.

In particolare, i font serif - o comunque più creativi - potrebbero diventare protagonisti di loghi o come abbellimento delle immagini, creando così uno stacco visivo rispetto ai più gettonati sans serif. Le combinazioni potrebbero essere anche di primo acchito poco gradevoli, seguendo quindi l'ondata recente di progettazioni brutalist.