In questi giorni il team di Google ha rilasciato Flutter 1.2, nuova major update che introduce diverse novità in questo UI toolkit realizzato per aiutare gli sviluppatori a creare interfacce native per applicazioni compatibili con Android e iOS.
La prima versione di Flutter risale al 2017 e in questi anni il progetto è stato interessato da una notevole evoluzione, Big G lo ha creato con l'obbiettivo di competere direttamente con React Native di Facebook.
Il suo SDK è stato pensato per essere altamente performante grazie alla profonda integrazione con le due piattaforme di riferimento. Flutter è stato scritto con Dart, il linguaggio di programmazione sviluppato dalla stessa Mountain View.
In Flutter 1.2 il team di sviluppo ha eseguito un importante lavoro di pulizia del codice e delle funzionalità presenti nei vari widget set. Inoltre è stato introdotto il supporto per un vasto set di animazioni e di keyboard/mouse event in preparazione all'arrivo del supporto alle UI per Desktop.
Arrivata anche la possibilità di gestire le operazioni di acquisto in-App ed il supporto agli Android App Bundles, ovvero il nuovo formato di packaging delle App del Robottino Verde che dovrebbe aiutare a ridurre le dimensioni delle applicazioni ed abilitare nuove funzionalità come ad esempio il dynamic delivery.
Flutter 1.2 porta con se anche la nuova Web-based suite, si tratta di un ventaglio di tool dedicati all'analisi e al debug delle applicazioni. È possibile installare tali strumenti, in forma di estensione, su Visual Studio Code e su Android Studio.
La nuova Web-based suite dispone di:
- Widget inspector, che consente la visualizzazione e l'esplorazione della tree hierarchy che Flutter usa per il rendering;
- Timeline view, che è d'ausilio durante la diagnostica frame-by-frame permettendo di identificare le varie operazioni computazionali e di rendering che possono causare dei problemi;
- Full source-level debugger, che permette di navigare nel codice e impostare dei breakpoint per esaminare le call stack;
- Logging view, che mostra i log delle applicazioni, delle loro operazioni di rete e della garbage collection.
Via Flutter