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Flash Player, facciamola finita!

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Con la diffusione dei dispositivi mobili, la decisione dei principali vendor di browser e piattaforme per smartphone e tablet di farne a meno e, non ultimo, l'affermarsi di HTML5 come nuovo standard per le Web Applications, il plugin Flash Player ha dovuto fare i conti con una schiera sempre più nutrita di detrattori, le ragioni dei quali sono state spesso sostenute dalle non poche vulnerabilità rilevate negli anni a carico della nota estensione multimediale.

La Casa di Redmond ha recentemente optato per la dismissione del progetto Silverlight, nato proprio come alternativa alla soluzione di Adobe, consigliando l'adozione dell'elemento video di HTML5 al suo posto; per quanto riguarda invece Flash Player, le ultime voci a favore del suo abbandono proverrebbero da Facebook.

Intervenendo nelle scorse ore sul Sito Cinguettante, Alex Stamos, responsabile della sicurezza per il social network di Menlo Park, avrebbe richiesto agli sviluppatori di San Jose di stabilire in via definitiva una data per la conclusione del ciclo di vita del plugin; in corrispondenza con tale appuntamento Flash Player dovrebbe essere disabilitato una volta per tutte sulle applicazioni per la navigazione Web certificando in via ufficiale la fine di un'era.

A parere del dirigente del Sito in Blue, agli operatori del Web dovrebbe essere concesso un periodo non necessariamente brevissimo, e cioè della durata di circa un anno e mezzo, per mettere mano ai propri progetti e liberarli da qualsiasi componente che per il suo funzionamento necessiti del Flash Player; una migrazione di massa verso soluzioni basate sulle più recenti tecnologie per la Rete dovrebbe così contribuire a rendere quest'ultima più sicura e meno frammentata dal punto di vista dell'accesso alle risorse.

Quasi a confermare la bontà dell'iniziativa di Stamos, in questi giorni gli sviluppatori di Adobe sarebbero intervenuti in emergenza per la creazione di alcune patch necessarie per la risoluzione di più vulnerabilità zero-day emerse, quasi per caso, in seguito all'attacco telematico subito dall'italiana Hacking Team e alla pubblicazione su Internet dei dati trafugati durante tale incursione.

Via @alexstamos

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