Proprio mentre si attende con ansia la conferma o la smentita del fatto che i neutrini viaggino più veloce della luce, ecco che Patrick McManus ha patchato Firefox per il supporto (sperimentale) al protocollo (sperimentale) SPDY (si legge proprio "speedy"). Patrick è un ingegnere che lavora per Mozilla in ambito networking. Il suo punto di vista sulla faccenda è dunque molto interessante.
Nel suo articolo di presentazione del suo hack (che di questo si tratta, per adesso), Patrick ci presenta in maniera piuttosto dettagliata quali sono secondo lui i punti di forza del protocollo ideato da Google, che dovrebbe in un futuro prendere il posto del glorioso HTTP.
L'articolo si concentra soprattutto su due aspetti:
- il multiplexing delle richieste, dove la parallelizzazione delle richieste non è effettuata tramite il browser che apre 6 (o più) canali di comunicazione con il server HTTP (con o senza pipelining), ma come specifica dello stesso protocollo, attraverso il multiplexing delle risorse tramite lo stesso canale TCP. Meno latenza, meno congestione
- la compressione degli header, dove questi vengono "compressi" tramite un dizionario lato client e poi decompressi lato server. Sembra poca cosa, ma i test di Patrick dimostrano proprio il contrario
Esistono già anche dei server sperimentali, come flipin, sempre da parte del progetto Chromium (non è ancora open source) o una versione scritta in Node.js.