La fondazione Mozilla sembrerebbe ormai decisa ad introdurre il suo ecosistema di estensioni anche per versione di Firefox per Android. Queste ultime, da tempo presenti nella release per il Desktop del browser Web e solo da qualche mese su mobile, potrebbero essere definite più correttamente degli add-on e dovrebbero entrare a far parte del nuovo progetto a poca distanza dalla build 120, aggiornamento atteso per il 21 novembre dell'anno corrente. La notizia sembrerebbe essere ormai ufficiale. Tanto che agli sviluppatori sarebbe stato richiesto di procedere con un adattamento dei propri progetti in vista di un lancio su mobile.
Appuntamento per dicembre 2023
Se tutto dovesse andare come previsto, è probabile che l'ecosistema di estensioni per il Panda Rosso sul Robottino Verde sarà disponibile entro dicembre 2023. Secondo quanto dichiarato da Scott DeVaney, uno dei responsabili della divisione add-on di Firefox, si attende la pubblicazione di non meno di 200 titoli. Ciò contribuirebbe fin da subito alla creazione di un catalogo abbastanza nutrito. È comunque utile trattare le ultime novità con una certa cautela. Del resto è dal 2019 che si parla di un esordio di un ecosistema per Android.
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— Mozilla Add-ons (@mozamo) November 2, 2023
Le ragioni dell'attesa
Mozilla è stata molto prudente è ha atteso parecchio tempo prima di aprire le porte ad un ecosistema di estensioni. Tale comportamento trova giustificazione in questioni legate alla sicurezza. Gli add-on sono molto spesso dei prodotti di terze parti e non di rado è difficile tenere sotto controllo ciò che gli utenti istallano nei propri browser. La memoria di uno smartphone conserva di frequente dati estremamente sensibili. Basti pensare ai numeri di carta di credito e alle credenziali per l'accesso ai servizi bancari online. Per questo motivo la fondazione ha deciso di lanciare il progetto soltanto dopo averne valutato tutte le possibili implicazioni.
Se da una parte i browser più diffusi possono essere considerati relativamente sicuri, dall'altra è difficile affermare la stessa cosa per le loro estensioni. Il discorso è molto simile a quello che si potrebbe fare per le applicazioni mobile, non sempre sicure anche quando vengono distribuite attraverso marketplace ufficiali.
Vi è poi il discorso riguardante diversi servizi online che richiedono esplicitamente di disattivare le estensioni. Chrome, ad esempio, non supporta le estensioni su Android nonostante disponga di un catalogo di add-on molto vasto su Desktop. I più maliziosi sostengono che tale scelta sia stata dettata dall'esigenza di impedire il blocco degli annunci pubblicitari durante la navigazione su mobile.