A partire da Firefox 48 il team di Mozilla ha iniziato un programma di testing del nuovo sistema multi-process del browser del "Panda Rosso". Nei mesi successivi si è esteso sempre di più il bacino di utenti a cui era permesso accedere a tale funzionalità e, con la release di Firefox 50, adesso tutti possono beneficiare della nuova feature a patto che anche gli add-on che si usano siano stati aggiornati per supportare il multi-process.
Si tratta di un limite imposto dai developer di Mozilla per spingere gli sviluppatori di terze parti ad aggiornare le proprie estensioni. Tuttavia anche questa "barriera" sarà rimossa, infatti il team della fondazione ha deciso che su Firefox 51 sarà possibile utilizzare il multi-process anche con add-on non ufficialmente compatibili. Si tratta dunque di uno "sdoganamento" totale di tale funzionalitò che, adesso, è ritenuta sufficientemente matura dai suoi sviluppatori.
Ma Mozilla non intende fermasi qui, ad oggi infatti è già all'opera per migliorare la responsivenes di Firefox passando da un singolo content process ad un multiple content processes in modo tale da beneficiare maggiormente dall'architettura multi processo, andando a migliorare le performance ove possibile e minimizzando le possibilità di crash dell'intero browser Web.
Inoltre, attualmente si sta lavorando anche sull'introduzione del security sandboxing; una feature che consentirà di generare dei child processes che stiano dentro dei security boundary. Attualmente tale funzionalità è abilitata in forma sperimentale solo sui sistemi operativi Windows ma entro le prossime release dovrebbe arrivare anche su distribuzioni Linux e piattaforme MacOS.
Via Mozilla