Gli sviluppatori di Finnix, distribuzione Linux dedicata ai sysadmin basata sui pacchetti software presenti sui repository di Debian, hanno comunicato ufficialmente, tramite un post pubblicato sul blog ufficiale del progetto che contiene anche le diverse release note, il rilascio ufficiale della nuova versione stabile di tale sistema operativo. A scrivere l'annuncio è stato il developer Ryan Finnie. Finnix 125 è sostanzialmente una utility live Linux distribution che si presta come ottimo strumento dedicato a tutti gli amministratori di sistema. Tramite Finnix è infatti possibile risolvere diverse tipologie di problematiche tramite i tool integrati nell'ambiente live. Finnix 125 è stata equipaggiata con Linux 6.1 LTS (Long Term Support), una delle ultime edizioni del kernel del Pinguino che integra tutta una serie di driver e firmware in modo tale da estendere il già ampissimo bacino di hardware supportato out-of-the-box.
Oltretutto Linux 6.1 LTS implementa il supporto completo all'AMD Platform Management Framework, tale elemento in buona sostanza gli consente di garantire un boost prestazionale con diversi modelli di CPU (Central Processing Unit) AMD non indifferente. Inoltre in Linux 6.1 LTS è presente anche l'AMT (Automatic Mode Transition) e per CnQF (Cool and Quiet Framework) che da accesso ad una migliore gestione energetica e delle temperature del sistema.
Finnix 125 include diversi nuovi pacchetti "core" dedicati ai sysadmin ovvero: aespipe, iperf3, ncdu, netcat-traditional, ninvaders e vitetris. Di default tale edizione è configurata per l'Apt pinning cosi da permettere alle persone di reperire tutti i pacchetti software presenti sia nei repository di Debian Testing che in quelli del ramo Unstable (Sid). Tuttavia il package manager APT (Advanced Packaging Tool) è stato configurato in modo tale da preferire sempre i programmi presenti nel ramo testing. Dunque dovrà essere l'utente a specificare manualmente se desidera reperire il pacchetto presente in Sid.
Sempre in Finnix 125 è disponibile memtest86+ 6.10 che ora include anche il supporto ai sistemi UEFI anche se, per stessa ammissione dei devoler, questa utility non funzionerà correttamente con i computer con Secure Boot abilitato.