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Fine sciopero degli sceneggiatori USA: l'AI al centro dell’accordo

Dopo 5 mesi si conclude il lungo sciopero degli sceneggiatori negli Stati Uniti. Il nuovo accordo pone dei limiti all’utilizzo dell'AI.
Fine sciopero degli sceneggiatori USA: l'AI al centro dell’accordo
Dopo 5 mesi si conclude il lungo sciopero degli sceneggiatori negli Stati Uniti. Il nuovo accordo pone dei limiti all’utilizzo dell'AI.
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Dopo quasi cinque mesi di proteste è tutto finito. La Writers Guild of America (WGA) ha raggiunto uno storico accordo con gli studios di Hollywood per mettere la parola fine allo sciopero degli sceneggiatori. Da domani è previsto il ritorno al lavoro, alle condizioni previste dal nuovo contratto. Uno dei punti chiave dell’accordo è stato il tema dell’intelligenza artificiale. Oltre al miglioramento delle condizioni di lavoro e un salario migliore, il nuovo contratto della WGA delinea anche alcuni limiti nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa applicata al lavoro dello scrittore.

Sciopero degli sceneggiatori: cosa prevede l’accordo in merito all’intelligenza artificiale

Al momento strumenti di AI generativa come ChatGPT sono ritenuti limitati dal punto di vista creativo. Tuttavia, gli sceneggiatori temevano che gli studios avrebbero cercato di sfruttarli per evitare di pagarli. Secondo l’accordo, l’AI non può essere utilizzata per scrivere o riscrivere script. Inoltre, ciò che viene generato dall’AI non può essere considerato come materiale originale (ciò evita che sceneggiatori prendano royalties). A livello individuale, gli sceneggiatori possono utilizzare gli strumenti AI. Tuttavia, le società non possono imporre loro di usarli mentre si lavora su una produzione. Infine, gli studios sono obbligati ad informare gli sceneggiatori se il materiale da incorporare in un’opera è frutto dell’intelligenza artificiale oppure no. Come indicato sul contratto della WGA, ottenuto dopo lo sciopero degli sceneggiatori: “La WGA si riserva il diritto di affermare che lo sfruttamento del materiale degli scrittori per addestrare l'intelligenza artificiale è proibito [dal contratto] o da altre leggi”.

Dall’altro lato, però, il sindacato degli attori (SAG-AFTRA) è ancora in sciopero e i suoi membri si sono detto favorevoli anche ad uno sciopero contro l’industria videoludica. La prima preoccupazione riguarda sempre l’intelligenza artificiale, che potrebbe presto togliere il lavoro ai doppiatori e non solo. Come si legge sul sito web di SAG-AFRTRA: “Per molti artisti il loro primo lavoro potrebbe essere l’ultimo. Le aziende sono sempre più ansiose di scansionare i nostri membri o addestrare l’AI con le loro voci appena si presentano al lavoro”. Nonostante il nuovo contratto per gli attori sia ancora da definire, l’accordo raggiunto dopo lo sciopero degli sceneggiatori potrebbe costituire un importante precedente per stabilire i limiti dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel settore creativo.

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