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Fedora 38: stop al filtro per gli applicativi proprietari su Flathub

Fedora 38: rimossi i filtri per le applicazioni proprietarie su Flathub
Fedora 38: stop al filtro per gli applicativi proprietari su Flathub
Fedora 38: rimossi i filtri per le applicazioni proprietarie su Flathub
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Il Fedora Engineering and Steering Committee, ovvero l'organo composto da alcuni developer della distribuzione che si occupa di stabilire ed approvare le novità da introdurre nelle diverse stable release, ha approvato ufficialmente la proposta di alcuni coder che richiedeva la rimozione del filtro agli applicativi presenti nello store software Flathub. In Fedora infatti non tutti i pacchetti Flatpak erano ufficialmente accessibili tramite GNOME Software, l'applicativo usato per interfacciarsi con i vari package manager, a causa di una specifica impostazione inserita dal team di Fedora che ad esempio impedisce la visualizzazione di programmi proprietari. Tuttavia tale configurazione non sarà più presente nella prossima stable release ovvero in Fedora 38 grazie appunto alla decisione del Fedora Engineering and Steering Committee che in questi giorni ha deliberato tale novità.

Nel dettaglio le limitazioni all'accesso del software dallo store Flathub  erano presenti fin da Fedora 35 e si concretizzavano con una serie di "filtri" definiti come "allow-list" che permettevano l'accesso solo a delle determinate subset di Flathub. Tale elemento impediva quindi agli utenti di accedere tramite GNOME Software ad alcune classi di programmi. In Fedora 38 tali allow-list saranno appunto rimosse e sarà l'utente a scegliere se poter visualizzare o meno il software proprietario ospitato nei repository di Flathub. Si tratta quindi di una scelta di natura etica più che tecnica, ecco perché il Fedora Engineering and Steering Committee ha scelto di rimuovere tale "blocco" e di lasciare all'utente il potere di decidere a quali applicativi poter accedere o meno.

Ovviamente questo filtro poteva essere aggirato andando a disabilitare manualmente le allow-list ma questo richiedeva non solo la conoscenza dell'esistenza di tali filtri ma anche una relativa abilità tecnica che non tutti gli utenti possiedono. Inoltre per alcuni workflow la presenza e l'utilizzo di software proprietari è necessaria, sopratutto in ambiti aziendali dove non è raro fare affidamento ad esempio su programmi creati ad hoc e rilasciati sotto licenze non open source.

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