Dopo la bufera che ha coinvolto il Market di Android, anche il Chrome Web Store sembra possa avere una probabile falla. Ad affermarlo è tal David Rogers, esperto di sicurezza che sul suo blog attacca il modello di sicurezza del Web Store di Google.
Rogers prende in esempio un´applicazione - e nello specifico, un gioco - che per l´installazione richiede l´accesso a cronologia, dati utente e siti preferiti.
I problemi di fondo sarebbero due: sia il potenziale uso dannoso a scapito degli utenti che può portare al furto di dati, sia il ruolo coperto dagli utenti stessi che con un comportamento errato rischiano di incappare in quello che nell´ambito della sicurezza è noto come il problema dei Dancing Pigs.
Dal canto suo, Google - come riportato sul Security News Daily - nega tutto e risponde di non essere obbligata a monitorare i prodotti offerti e i loro contenuti, confidando inoltre nella comunità:
"Rendendo le classifiche utente e le recensioni disponibili per tutti gli utenti, crediamo che la comunità possa segnalare queste applicazioni, sia per la rimozione, o con basse valutazioni."