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Fake news e IA: i lettori sono molto preoccupati, pericolo reale

La maggior parte degli utenti (59%) è preoccupata di non riuscire a distinguere tra contenuti affidabili e falsi online.
Fake news e IA: i lettori sono molto preoccupati, pericolo reale
La maggior parte degli utenti (59%) è preoccupata di non riuscire a distinguere tra contenuti affidabili e falsi online.
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Il Reuters Digital News Report 2024 mette in evidenza una crescente inquietudine riguardo alla disinformazione online e all'uso dell'intelligenza artificiale (IA) nel giornalismo. Il rapporto, che ha coinvolto 47 paesi, rivela che la maggior parte degli utenti (59%) è preoccupata di non riuscire a distinguere tra contenuti affidabili e falsi online.

Questa preoccupazione è particolarmente acuta su piattaforme come TikTok e X (x Twitter), ritenute luoghi ideali per la diffusione di disinformazione e teorie del complotto. L'allarme per i deepfake, ovvero foto e video manipolati dall'IA, è in aumento. Paesi come Regno Unito, Stati Uniti e Messico mostrano una particolare preoccupazione per questo tipo di contenuti ingannevoli.

Inoltre, l'uso dell'IA per la produzione di notizie, soprattutto in ambito politico e di guerra (hard news), è accolto con molta resistenza. Solo il 23% degli intervistati negli Stati Uniti e il 15% in Europa approvano un giornalismo basato principalmente sull'IA, anche se supervisionato da esseri umani.

Ok all'IA ma per temi più leggeri

C'è, tuttavia, una maggiore accettazione dell'IA generativa per temi più leggeri come lo sport e l'intrattenimento o per attività di routine come la trascrizione e la traduzione. Nonostante ciò, l'idea di sostituire completamente i giornalisti con l'IA rimane ampiamente respinta. Il report sottolinea l'importanza di un giornalismo più rigoroso e verificato per combattere la diffusione delle fake news e la crescente dipendenza dall'IA.

Al contempo, si richiede un uso maggiore dell'IA per compiti di supporto, lasciando la produzione di contenuti giornalistici di qualità alle competenze umane. In un anno caratterizzato da numerose elezioni in tutto il mondo, la lotta contro la disinformazione online e la ricerca di un equilibrio tra giornalismo tradizionale e innovazione tecnologica rappresentano sfide fondamentali per il futuro dell'informazione.

Il rapporto evidenzia anche alcuni trend positivi. La fiducia nelle testate giornalistiche affermate è in crescita: il 41% degli intervistati dichiara di fidarsi molto o abbastanza delle testate del proprio paese, rispetto al 38% del 2023. Inoltre, cresce l'uso di podcast e newsletter come fonti di informazione, con i podcast usati regolarmente dal 22% degli intervistati e le newsletter lette dal 18%.

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