Il nutrito universo delle emoji - faccine e icone pensate per segnalare stati d'animo, oggetti, animali e molto altro ancora - sta per arricchirsi di nuovi esemplari.
Entro la fine del 2020 saranno ben 117 le nuove emoji che entreranno ufficialmente a far parte di tutti i sistemi operativi oggi più diffusi, grazie all'approvazione giunta dal consorzio Unicode per il nuovo standard Emoji 13.0. Tante le novità, da faccine inclusive per genere a nuove tonalità per la pelle del viso, passando per decine di nuovi animali, alimenti, oggetti ed emozioni in pixel.
Non stupisce il grande interesse che nel corso degli ultimi anni si è creato attorno alle emoji. Nate inizialmente come modo simpatico per scambiare qualche battuta online, sono diventate nel tempo un vero e proprio cardine della comunicazione globale, capace di superare tutte le barriere linguistiche.
Un linguaggio a tutti gli effetti, comprensibile a qualsiasi latitudine, indipendentemente da qualsiasi fattore socio-economico.
Proprio per questa ragione, tutti i maggiori produttori mondiali hanno deciso di investire in questa tecnologia, accogliendo di anno in anno le specifiche del consorzio Unicode, arricchendo così il parco di icone a disposizione per gli utenti. E sono tante le novità previste per il 2020, con un rollout di 117 nuove emoji che avverrà probabilmente entro la fine dell'anno, quando i maggiori creatori di sistemi operativi mobile - Apple e Google - sono soliti lanciare le nuove versioni dei loro software.
Emoji 13.0 offre ben 55 alternative per la tonalità della pelle e il genere - con un focus su una maggiore inclusione delle persone transessuali, anche con l'apposita bandiera - nonché 62 emoji più classiche. Fra queste, l'icona di due persone che si abbracciano, un'emoji dedicata ai neonati, cuore e polmoni, il dodo, le piante in vaso, il gatto nero, il cacciavite, la tomba, lo specchio e tante altre.
Così come già accennato, il tema del 2020 è quello dell'inclusione, anche su proposta di aziende come Microsoft e Google. L'emoji di Babbo Natale, ad esempio, verrà completata con una versione gender-neutral, mentre verrà inserita la raffigurazione di un adulto che nutre un neonato con un biberon.
In merito a quest'ultima proposta, sulle pagine di TechCrunch è intervenuta Jennifer Daniel, designer e direttrice dell'Android Emoji Program di Google:
Fino a ora, l'unica emoji inerente alla cura dei neonati è quella dell'allattamento al seno. Considerato come l'impossibilità di allattare al seno non impedisce di accudire e nutrire un bambino, abbiamo voluto introdurre una emoji che tutti potessero utilizzare.
Oltre che sui principali sistemi operativi, sia desktop che mobile, le nuove emoji potrebbero giungere presto anche sulle principali piattaforme di social networking, come Facebook.