Nei giorni scorsi ho avuto uno scambio di mail con un lettore di questo blog. Spunto della discussione (a tratti accesa ma civilissima e costruttiva) questo post in cui segnalavo una pagina che elenca una serie di cloni di Digg e altri servizi di social bookmarking pronti per essere installati sui nostri server e personalizzati. Ho invitato il mio interlocutore a postare le sue opinioni tra i commenti, ma visto che ha preferito non farlo alimento lo stesso la discussione con questo post.
L'obiezione che mi è stata mossa è che quel genere di applicazione è per certi versi diseducativo (e diseducativa sarebbe quindi anche la segnalazione), dal momento che non stimola alla creazione dal nulla e al duro lavoro sul codice. Questo arraffare cose prefabbricate per limitarsi a qualche tocco di personalizzazione veniva anche paragonato al furto di template e grafica dai siti web più cool.
Secondo me, intanto, questo paragone non regge. Ma soprattutto credo che l'argomento del diseducativo non tenga conto di un fatto: la rete non è fatta solo da professionisti o aspiranti tali. C'è un sacco di gente a cui non importa nulla di stare su internet per fare i soldi, per raccattare milioni di pagine viste al mese o per farsi comprare da Google. Sono persone che magari vogliono solo condividere esperienze e conoscenza con una cerchia ristretta di colleghi, amici, familiari, etc. Forse le stesse che alimentano un fenomeno esistente e non troppo indagato, quello dei milioni di blog privati, ad accesso chiuso o limitato fioriti accanto a quelli pubblici. Ebbene, a chi fanno male costoro se grazie ad una di quelle applicazioni si fanno il loro del.icio.us? E dovrei stigmatizzare il comportamento di un mio amico che avendo visto Pligg ha subito pensato di usarlo per fare un sitarello su cui i suoi studenti raccolgono risorse e link utili alle loro attività ? àˆ lesa maestà verso i programmatori che si fanno il mazzo a scrivere codice da mane a sera? Credo di no. Chi vuol fare il Vissani lo faccia pure, ma lasci vivere chi si accontenta dei 4 salti in padella :). Viva Pligg e i suoi fratelli!