Il team di Edge sta da tempo valutando una versione dedicata ai sistemi Linux. Anche se per il momento Microsoft ha scelto di dare priorità allo sviluppo delle versioni per Windows e MacOS, sembra che gli ingegneri di Redmond stiano già preparando il terreno per una build del browser dedicata alle distribuzioni.
Proprio in questi giorni Sean Larkin, membro del Microsoft Edge development team, ha pubblicato un questionario, tramite il suo account Twitter, chiamato Web Development on Linux Survey.
🚨🔥We on the @MSEdgeDev team are fleshing out requirements to bring Edge to Linux, and we need your help w/ some assumptions!🚨🔥
If you're a dev who depends on Linux for dev, testing, personal browsing, _please_take a second to fill out this survey! 📝https://t.co/PCerGONmCG
— 📦🛠👷🏻♂️Sean Larkin (@TheLarkInn) September 26, 2019
L'obbiettivo degli ingegneri Microsoft è comprendere al meglio le esigenze della community delle distribuzioni, in modo da strutturare lo sviluppo di Edge per Linux su tali necessità. Ad esempio nel questionario viene chiesto:
Se usi più distribuzioni indica quali sono quelle che ritieni più importati in base alle varie necessità (CI/CD, personal, work, development)
Essendo basato sulla codabase di Chromium, il nuovo Edge si presta nativamente ad essere multipiattaforma, dunque gli sviluppatori di Redmond non dovrebbero avere particolari difficoltà nel pacchettizzare una versione dedicata a Linux, magari sfruttando i formati Flatpack o Snappy.
Tuttavia per vedere una prima build di Edge per il sistema del Pinguino molto probabilmente si dovrà attendere il rilascio della prima versione stabile per Windows e MacOS.
Microsoft è una delle aziende che contribuisce maggiormente al mondo open source, la sua infrastruttura cloud, Azure, è basata su Linux. Inoltre da diversi anni l’azienda fa parte della Linux Foundation.
È ipotizzabile che gli sviluppatori di Edge siano intenzionati a trattare la futura la versione per Linux come un software “nativo”, proprio come sta avvenendo con le build per MacOS. Non è da escludere quindi una collaborazione con i team delle distribuzioni o con le community dei vari ambienti grafici di rifermento.