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Edge: introdotta la nuova InPrivate mode

La nuova InPrivate Mode di Edge dovrebbe garantire un rispetto della privacy superiore a quello possibile con le release non basate su Chromium.
Edge: introdotta la nuova InPrivate mode
La nuova InPrivate Mode di Edge dovrebbe garantire un rispetto della privacy superiore a quello possibile con le release non basate su Chromium.
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Il team di Microsoft ha rilasciato una nuova feature nel canale di sviluppo Canary di Edge chiamata InPrivate mode. Si tratta di una modalità "incognito" personalizzata.

L'InPrivate mode funziona esattamente con la modalità per la navigazione in incognito presente in Chromium. Una volta attivata verrà dunque mostrata una sessione del browser priva di add-on e con la cronologia di navigazione azzerata. Inoltre, una volta chiusa la finestra dedicata saranno cancellati tutti i dati di navigazione dell'utente di quella determinata sessione.

Molto probabilmente nei prossimi mesi il team di Edge andrà a migliorare tale modalità inserendo feature simili a quelle dei concorrenti, come ad esempio un sistema di anti-fingerprint o il blocco automatico dei cookie di terze parti.

Microsoft starebbe quindi sviluppando il nuovo Edge in modo da garantire un elevato livello di tutela della privacy. Si tratta di un dato positivo per l'azienda di Redmond che in passato era stata accusata di non offrire sufficienti garanzie sotto questo punto di vista.

Edge e privacy prima di Chromium

A tal proposito proprio in questi giorni il ricercatore Matt Weeks, community developer di Metasploit framework, ha pubblicato un tweet dove viene descritto un comportamento anomalo della funzionalità SmartScreen presente nelle versioni di Edge più datate.

In questo caso il browser invierebbe ai server Microsoft l'intera cronologia dei siti visitati, assieme al SID dell'utente corrente.

Il Security Identifier è il valore che identifica univocamente il profilo da cui è stato eseguito il thread del browser. Weeks dichiara di aver analizzato la documentazione riguardante SmartScreen e sembrerebbe che l'inclusione del SID nei log non venga mai citata.

La funzionalità di SmartScreen è stata progettata per proteggere l'utente dai siti malevoli. In buona sostanza Microsoft gestisce una lista di siti web considerati poco affidabili che viene consultata costantemente da Edge durante la navigazione.

Edge invierebbe poi gli URL visitati dall'utente ai server dell'azienda di Redmond.

Tale comportamento non deve stupire, molti servizi del genere si basano sulla collaborazione volontaria degli utenti che condividono, in forma anonima, i propri dati di navigazione per migliore il servizio.

Tuttavia secondo Weeks i dati raccolti in questo modo non sarebbero immagazzinati in forma anonima, tramite il SID infatti sarebbe possibile associare i log di navigazione ad un determinato profilo utente.

Se tali scoperte fossero confermate da altri ricercatori Microsoft dovrebbe immediatamente correre ai riparti, correggendo il comportamento di SmartScreen oppure evitando di includere questa funzionalità nel nuovo Edge.

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