Nuovi problemi per Microsoft Edge. Alcuni utenti hanno notato che, dopo un aggiornamento di Windows 10 o 11, il browser di Microsoft importerebbe schede aperte e altre informazioni da Chrome senza autorizzazione. Edge dispone di un tasto dedicato che gli utenti possono utilizzare per migrare automaticamente i dati da Chrome, come cronologia, preferiti, ecc. Durante la configurazione iniziale, Edge chiede agli utenti di consentirne la sincronizzazione con altri browser in modo da poter trasferire le informazioni da Chrome o Firefox. Questa opzione è disponibile anche nelle impostazioni disattivate per impostazione predefinita. Tuttavia, Edge non si preoccupa dell’opzione scelta e importa comunque i dati da Chrome, anche se non dovrebbe. In questo modo il browser si avvia automaticamente con tutti i dati del competitor inclusi.
I installed the latest Windows 11 update (KB5034204) and it rebooted and automatically opened Microsoft Edge with all the Chrome tabs I had open before installing the update 😲 couldn't believe my eyes. Anyone else had this?
— Tom Warren (@tomwarren) January 24, 2024
Microsoft Edge: trasferimento illecito dei dati da Chrome forse causato da un bug
Nell'ottobre 2023, più utenti hanno segnalato che Microsoft Edge si apriva automaticamente con le schede di Chrome dopo aver installato un aggiornamento di Windows. Ciò accadeva anche se funzionalità di importazione dei dati da altri browser, è stata disabilitata sui loro sistemi. La causa esatta di questo problema non è chiara, ma potrebbe anche trattarsi di un bug. Gli utenti hanno notato un messaggio che appare e scompare rapidamente durante il processo di aggiornamento. Ciò potrebbe attivare in modo involontario l'importazione dei dati. L’azienda di Redmond al momento non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito, quindi si è ancora nel campo delle supposizioni.
Per garantire che i dati degli utenti vengano gestiti in modo sicuro e trasparente, Microsoft dovrebbe adottare alcune accortezze. In primo luogo, l’azienda dovrebbe condurre un’indagine approfondita su eventuali problemi segnalati e adottare le misure necessarie per prevenire futuri trasferimenti di dati non autorizzati. In secondo luogo, la funzionalità di importazione dei dati dovrebbe essere abilitata solo con il consenso esplicito dell’utente e presentata in modo trasparente, senza tattiche fuorvianti. Infine, Microsoft potrebbe dover riconsiderare i propri metodi di promozione Edge e dare priorità alla scelta dell’utente e alle pratiche etiche sui dati per mantenere la fiducia degli utenti. Al momento il problema del browser sembra ancora persistere, quindi per saperne di più bisognerà attendere i prossimi sviluppi del caso.