Un gruppo di ricercatori ha scoperto che è possibile intercettare gli utenti Android andando ad analizzare i dati che vengono raccolti dai sensori di movimento degli smartphone nel corso di una telefonata. Tale tipologia di attacco prende il nome di EarSpy e consente di scoprire l’identità del soggetto preso di mira, il sesso e pure di carpire le parole che vengono pronunciate nel corso della chiamata.
EarSpy intercetta i dati degli utenti durante le chiamate con i sensori di movimento
Il sistema EarSpy sviluppato dai ricercatori è stato testato con la riproduzione di audio pre-registrato attraverso gli altoparlanti degli smartphone OnePlus 7T e OnePlus 9. Le vibrazioni sono state registrate dall’accelerometro e analizzate con MATLAB. Da tenere presente che la maggior parte dei moderni smartphone dispone di altoparlanti molto potenti rispetto a quanto veniva proposto in passato e anche di sensori di movimento moto più sensibili.
In seconda battuta, è stata sfruttata una rete neurale convoluzionale per il riconoscimento dei dati. L’accuratezza ha raggiunto il 98,7%, 91,4% e 56,4% per sesso, identità e parole.
Ad incidere sul risultato ultimo sono tuttavia vari fattori, tra cui il volume degli altoparlanti, la posizione dell’accelerometro e il rumore causato dal movimento dell’utente. Inoltre, le più recenti versioni di Android non consentono di raccogliere dati dai sensori con frequenze maggiori di 200 Hz.
Per evitare eventuali cyberattacchi sui propri device mobile è sempre bene installare una buona soluzione antivirus, come nel caso di Norton 360 Premium che è disponibile anche per Android e che al momento viene proposto a prezzo scontato.